Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, dedica ampio spazio al match Casertana-Foggia, sia a quanto accaduto dentro al campo, sia – purtroppo – a quanto successo al di fuori del rettangolo di gioco, su cui fatti adesso sarà chiamato ad esprimersi il Giudice Sportivo. Il quotidiano inizia il suo racconto dai minuti finali della partita, da quel “lampo di Schenetti” che però non basta.
“Il Foggia era infatti colato a picco contro la Casertana già nel primo tempo, l’illusoria zampata nel finale è giusto un impeto d’orgoglio del suo giocatore più arrabbiato per questo stato di cose. Le intemperanze dei tifosi nell’intervallo hanno infatti prolungato una partita amarissima per i colori rossoneri: un gruppo di facinorosi casertani aveva provato a fine primo tempo a sfondare nel settore ospiti dov’erano assiepati 290 foggiani, la forza pubblica intervenuta al Pinto ha evitato il contatto tra le due tifoserie. Ma il secondo tempo non è potuto cominciare fino a quando non si decideva di far riprendere il match con un folto presidio di carabinieri e poliziotti davanti a una cancellata divelta dai tifosi campani per l’irruzione sotto la curva dei foggiani”, scrive il quotidiano.
Resta aggiornato, iscriviti al nostro canale WhatsApp! Continua a leggere il testo dopo la foto.

Foggia precipitato in un tunnel
Si tratta del secondo ko consecutivo dopo lo scivolone interno, quello nell’anticipo della 15ma giornata contro il Latina. “A Caserta va anche peggio, il Foggia non entra proprio in partita a parte qualche lampo nella ripresa. Dopo un primo tempo da incubo, Cudini ha
cercato di correre ai ripari nella ripresa mettendo dentro Peralta e Schenetti, al posto di Marino e di un sempre più spento Embalo, ma si sono viste solo giocate estemporanee e tanto nervosismo proprio in Peralta e Schenetti, i giocatori più rappresentativi: vorrà dire qualcosa?”, è la domanda che si pone il giornalista Walter Carbone sull’edizione Puglia del Corriere dello Sport.
“Il Foggia si è perso regolarmente sulla trequarti, gli attaccanti erano distanti e impalpabili specie Embalo che s’impappinava anche con il pallone tra i piedi. Il Foggia ricorreva inoltre a troppi falli per frenare la furia casertana, a fine primo tempo erano già ammoniti Carillo e Riccardi: il primo (diffidato) salterà la prossima partita col Potenza, ma il secondo l’ha fatta più grossa, espulso nel finale, lasciando la difesa completamente sguarnita nel prossimo turno di campionato. E’ stato un tiro a segno al Pinto specie nella prima frazione di gioco, forse la battuta d’arresto più grave per la formazione di Cudini che ingigantisce oltremodo i limiti di una squadra che ha smesso di giocare e che adesso non riesce più a rendere affidabile nemmeno il suo pacchetto difensivo”, conclude il quotidiano.