Nella mattinata odierna, il tecnico del Foggia Mirko Cudini ha presentato la sfida di campionato con la Juve Stabia, in programma alle 20:45 di domani: tutte le sue dichiarazioni.
“È una partita forse non come le altre, perché incontriamo la prima della classe e veniamo da un minipercorso non positivo. Al di là del mio futuro e della situazione, stiamo parlando di una squadra con 17 punti ed ottava-nona in classifica; il periodo più brutto e difficile è stato l’arrivo a Foggia per quanto mi riguarda, più che questo. L’abbiamo preparata come tutte le altre: dobbiamo avere più attenzione e ritrovare quella compattezza di squadra che ci aveva contraddistinto finora. L’abbiamo preparata come sempre, andando avanti dopo sabato – al di là della sconfitta – dal punto di vista dell’umore tutto è andato a risistemarsi ed in crescendo per affrontare questa partita. Quando in questo momento vieni da una sconfitta dopo aver fatto una discreta partita al di là del 3-1, non aiuta sotto l’aspetto morale. È una gara difficile contro una squadra fisica che sta dimostrando di poter essere prima in classifica, però per noi deve essere un grosso stimolo. È una partita di cartello, ce la giocheremo per fare punti e raccogliere il massimo“.
“Disponibili? Confermiamo le assenze di Beretta e Marino, perdiamo Rizzo. Per il resto tutti abili“.
“La rabbia e la delusione devono trasformarsi in energia positiva per domani, perché altrimenti commetteremmo un grosso errore. Dobbiamo essere arrabbiati per riscattare un periodo non positivo senza fasciarci la testa più di tanto: dobbiamo affrontare la partita come tante altre volte, con aspetti positivi, fiducia e voglia. Veniamo da un mini-periodo non positivo che non deve togliere serenità alla squadra“.
“A volte non è semplice individuare la problematica o la causa di una piccola flessione. Le tre partite in una settimana non ci hanno aiutato forse a livello mentale: la spinta dell’ottima partita col Benevento ci avrebbe dovuto dare qualcosa in più, ma forse non ce l’ha data a livello mentale per andare a Picerno e fare la nostra partita. Poi è subentrato l’aspetto mentale del dover obbligatoriamente fare risultato, pensando questo il peso sulle spalle è sempre maggiore. Foggia forse porta a questo, però dobbiamo cercare la prestazione e di fare la partita per fare risultato, lottare di più, meglio e stare più attenti“.
“Perdendo Rizzo qualcosa dovremo rivedere. La squadra riesce ad esprimersi sia a tre che a quattro: in questo momento forse a quattro abbiamo avuto un po’ più di difficoltà, ma andando ad analizzare quella col Sorrento abbiamo subìto il gol e poco altro. In quelle poche volte che abbiamo subìto dobbiamo stare più attenti: la squadra forse ora ha più certezze a tre, vedremo domani come andare a Castellammare, la perdita di Alberto sicuramente ci fa rivedere un po’ qualcosa“.
“Castellammare è sempre stato un campo difficile dove giocare, vuoi per il terreno di gioco e tante situazioni. Loro sono un’ottima squadra che fa un’ottima fase difensiva, ne fanno la prerogativa per fare un’ottima fase di possesso e quindi bisogna stare molto attenti. Anche noi abbiamo qualità: lasciano anche spazi e situazioni come tante altre squadre, sono bravi a compensare in questo momento di fiducia e compattezza. Dobbiamo essere bravi a ripartire quando capiterà e andare dentro, perché è una squadra che lascia poco spazio e in quel campo altrimenti si potrà fare più fatica“.
“Quando un allenatore può scegliere non deve essere una difficoltà, anzi è un’opportunità e una chance che ha. Abbiamo avuto dei periodi dove avevamo scelte obbligate per necessità e forse ci ha portato più risultati, in questo momento che abbiamo più scelte ce ne sta portando di meno. Ogni giocatore deve sfruttare al massimo le sue possibilità, specie nel reparto offensivo dove c’è molta concorrenza. La scelta ben venga a mio favore, quando poi non avviene questo sembra che la concorrenza sia negativa ma anzi, deve essere uno stimolo per tutti per poter dare il massimo. Ben venga la possibilità di avere a disposizione tutti“.
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Foggia, Cudini: “Dobbiamo avere la convinzione di fermare la Juve Stabia”
“Antonacci è fermo ancora: ha un problema alla caviglia e non sarà di breve periodo, lo metto tra i lungodegenti. I dubbi li ho fino a poco prima della gara: l’idea del modulo è abbastanza chiara, poi vedremo le scelte per gli interpreti. Gli interpreti sono importanti, determinanti per ogni gara: se gioca uno o un altro è per via della partita, possono giocare tutti ma le scelte si fanno in base alle strategie di partita, che cambiano di gara in gara“.
“Cucchietti? Ha avuto un problema prima di Avellino, altrimenti avrebbe giocato come con il Sorrento. Avevamo la prerogativa di fare la Coppa con lui ma non c’è stata la possibilità ed è andato in campo Dalmasso“.
“Come fermare la Juve Stabia? Avendo la convinzione, la voglia e la determinazione di far perdere loro punti in casa, poi dopo c’è l’aspetto tecnico–tattico della partita. Nessuno poteva immaginare che potesse stare in questo momento del campionato con questo trend davanti a tutti, ma a volte si creano situazioni e alchimie in cui risultato crea risultato ed entusiasmo crea entusiasmo. Si sono amalgamati bene ed è passata la mentalità dell’allenatore, che è riuscito a far passare un messaggio a giocatori duttili al suo modo di pensare, ora stanno lì meritatamente, poi il prosieguo è da vedere. Ci auguriamo di poter rompere un po’ le uova nel paniere, poi il prosieguo della Juve Stabia in campionato sarà poi il campionato stesso a dirlo“.
“Non vinciamo da due settimane, tutto è stato molto concentrato. A volte quando si perde la carreggiata se non rimetti subito la macchina in strada, sicuramente si può andare in una strada diversa. La voglia del gruppo c’è: sappiamo che significa giocare a Foggia, dobbiamo isolarci da giudizi esterni o situazioni esterne e pensare a noi stessi e fare risultato. Dobbiamo cercare di portare punti, che si portano a volte con orgoglio, carattere e personalità in queste situazioni“.
“Come valuto l’interesse e la pressione della piazza verso la squadra? La valuto in modo positivo, come capita quando le cose vanno bene o quando vanno male. C’è voglia di avere e di pretendere ed è giusto sia così: non siamo un’outsider, siamo il Foggia ed è giusto che ci sia questo ambiente di pressione sia in fase positiva o negativa. Bisogna avere a volte un po’ di equilibrio, ma non possiamo chiedere nulla o contrastare il pensiero della piazza. C’è voglia di rivalsa e dare il massimo, oltre a tornare quelli che eravamo due settimane fa, è giusto che la piazza lo pretenda“.
“Quanto soffro nel non vedere il Foggia vincere? Per chi fa questo lavoro, se non si vince la sofferenza è alta. La sofferenza è tanta, però il lavoro quotidiano e la voglia di tornare quelli di due settimane fa è tanta. Soffriamo un po’ tutti, dalla squadra ai tifosi, passando per staff e società; in un ambiente come Foggia è giusto venga fatto questo. Possono capitare dei momenti e non bisogna drammatizzare più di tanto, bisogna avere equilbrio e sono convinto che il pubblico sia all’altezza di questo, mi auguro possa starci sempre vicino. Si può vincere o meno ma la prestazione non deve mai mancare, questo domani sarà un punto importante e soprattutto fare punti“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)