Immagine in evidenza: Antonio Junior Vacca in conferenza - crediti foto: pagina ufficiale Facebook Calcio Foggia 1920 (frame da video)
Questo pomeriggio, alle 18:30, si è tenuta la presentazione di Antonio Junior Vacca – neoacquisto del Foggia – presso la Sala Stampa “A. Fesce” dello “Zaccheria”. Di seguito, tutte le sue dichiarazioni.
“Per quanto riguarda il ruolo, io sono a completa disposizione dell’allenatore. Ho ricoperto tanti ruoli nella mia esperienza qui a Foggia, ovviamente il mio principale è il playmaker, giocare davanti alla difesa. In un 3-5-2 mi piace molto giocare anche da mezzala sinistra, però qualora ci dovesse essere bisogno sono pronto a fare anche, di nuovo, il portiere“.
“In che condizioni sto e quanto tempo serve per vedermi al 100%? Su questo dobbiamo fare delle valutazioni con lo staff tecnico. Ovviamente ho voglia di scendere in campo quanto prima, però bisogna fare comunque degli step, una cosa richiesta anche dal presidente perché una volta rientrato in campo non vorrei uscire più”.
“Che effetto fa tornare qui? Un effetto strano, in modo positivo. Dicevo anche oggi al presidente che sono io ad avere bisogno di venire a Foggia, non che il Foggia avesse bisogno di Vacca: avevo bisogno di ritrovare delle emozioni che il calcio negli ultimi anni, pur giocando in Serie A, mi ha dato poco. Ho giocato in stadi importanti nella massima categoria, ma giocare qui a Foggia, allo ‘Zaccheria’ tra questa gente è un’emozione unica“.
“Cosa darei per rivivere il campionato della promozione in B? Una gamba no perché sennò non potrei più giocare… Però un paio di dita le darei. Sono emozioni che veramente ti porti indietro nel corso negli anni – ancora adesso che ero ad Ascoli ad allenarmi facevo vedere ai ragazzi le immagini dei tifosi del Foggia a Cesena, 5000 persone in trasferta a 800 km di distanza. In questi anni ho sempre seguito il Foggia, era il primo risultato che andavo a vedere la domenica quando finivo la partita”.
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“Se mi hanno cercato Canonico e Sapio o sono stato io cercare loro? È nato un po’ tutto per gioco, per stuzzicare. Negli anni sono sempre stato in contatto con Diego Valente: una volta gli ho detto per gioco che sarei venuto a Foggia e lui ‘Eh, ma che dici…’. Mi ha poi messo in contatto con il direttore ed il presidente: quello che mi ha colpito tanto – e che abbiamo in comune – è che vogliamo vedere i foggiani felici, per questo il presidente mi ha trasmesso tanto, ci siamo sentiti qualche giorno fa con dei messaggi anche all’una di notte, per cui grande merito va a loro”.
“Attualmente non ho problemi fisici. Ne ho avuti nella scorsa stagione perché quando dovevo stare un mese fermo ci stavo solo due settimane: forzavamo sempre i tempi di recupero e continuavo ad avere ricadute, con questo non ho trovato una certa continuità. Ad oggi sto bene, devo solo mettermi in condizione di poter affrontare la partita ed al passo coi compagni”.
“Con il mister mi sono confrontato poco fa: più che di campo abbiamo parlato di cose e come gestire alcune situazioni nello spogliatoio. Ho visto la partita di ieri sera con la Juve e mi è capitato di vedere Foggia-Catanzaro quando è successo quell’episodio con Pietro Iemmello. Conosco Costa e Beretta, con cui comunque ci siamo conosciuti qui a Foggia nella precedente esperienza”.
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