31 anni ma ancora gambe e polmoni da vendere. Campione del mondo con la sua Francia, nel 2018. Vice campione d’Europa nel 2016, poi ancora campione della Nations League nel 2021 e oro agli europei Under-19 nel lontano 2010. Questo solo con la maglia francese. Ma Antoine Griezmann si ritrova a vivere uno strano paradosso.
Quello di poter giocare non più di mezz’ora con l’Atlético. E il perché sta tutto nella clausola contrattuale, che lo ha visto arrivare a Madrid in prestito dal Barcellona. Ma il talento di un giovane può davvero essere così limitato da un banale contratto?
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Griezmann ha iniziato questa stagione da decisivo: tre punti il 31 agosto contro il Valencia e poi il gol vittoria contro il Porto arrivato all’undicesimo minuto di recupero, nel debutto stagionale in Champions League.
Ma allora perché gioca solo mezz’ora? Da quel che apprendiamo dalla stampa spagnola, si tratterebbe di questa clausola che prevede l’obbligo di riscatto da 40 milioni da parte dell’Atletico se il francese gioca più di 45 minuti nel 50% (o più) delle partite durante la stagione.
Simeone è discolpato, le clausole bloccano il talento
Non un capriccio di Simeone quindi, che deve inevitabilmente adeguarsi e non impiegare Antoine per più tempo, limitando la sua media a circa 27 minuti a partita.
“Io sono molto felice di essere qui, di giocare per questo club, questo allenatore e questi tifosi. Voglio dare tutto, per i minuti che mi sono dati. Non ho nessun messaggio da mandare, dico solo che sono in ottima forma. Giocherò di più? Bisogna chiedere all’allenatore, io sono qui per fare il mio lavoro. L’unica cosa che posso fare è entrare come oggi e provare a fare la differenza, poi vedremo” – le parole di Griezmann.
Nella foto Antoine Griezmann, crediti: Atlético de Madrid.