Non si placa la polemica dopo iI gesto di Josè Mourinho al termine della gara di ritorno di Champions tra Juventus e Manchester United (la mano portata all’orecchio) dopo il predecente della gara di andata, tre dita alzate (a segnalare il Triplete vinto con l’Inter).
In un’intervista, rilasciata ai microfoni di Sky Sport, il tecnico portoghese ha fornito la sua spiegazione dei fatti: “Sono stato insultato per novanta minuti, sono qui solo per fare il mio lavoro. Non dovevo reagire, ma ciò che mi è stato detto non è bello. Hanno insultato i miei cari e la mia famiglia interista“.
Dichiarazione che ha alimentato altre polemiche così, dopo le parole di Tacconi, è arrivata anche la risposta di Carlo Nesti, giornalista da oltre quarant’anni: “A fine partita Bonucci ha resistito eroicamente, evitando di mettergli le mani addosso. A fronte di tanta imbecillità non era facile resistere alla tentazione di regolare i conti. Quando ricevi uno stipendio come quello che percepisce Mourinho non ti è permesso reagire in quel modo, nemmeno per rispondere a fischi e insulti. Se ti arrivano quegli insulti, inoltre, è perché te li sei sempre cercati in passato esibendo arroganza e presunzione. Mi ricordo ancora quando sbeffeggiò Beretta chiamandolo Barnetta senza un briciolo di rispetto nei confronti di un collega. Se il Manchester avesse giocato come ha fatto la Juventus all’Old Trafford al minimo avrebbe potuto rifare il gesto delle tre dita. Ma dopo un epilogo del genere, le tre dita me le immagino altrove…”.
Il giornalista torinese ha poi voluto fare una puntualizzazione con una lettera postata da FcInterNews: “Il contenzioso era fra me e Mourinho, ora allenatore di tutt’altra squadra, e, se possibile, vorrei approfittarne per essere più obbiettivo, rispetto a mercoledì sera. È vero: prima, ci sono stati i cori di insulti dei tifosi bianconeri, che censuro, nel modo più severo. Poi, c’è stata l’antipatica reazione di Mourinho, che ho già censurato, nel modo più velenoso…In ogni caso, se qualcuno, in casa interista, si è risentito, mi scuso, ma ero lontano anni luce dal vedere, in Mourinho, la luce riflessa dell’Inter!”.
Fonte: calcioweb.eu
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