Contro la Juve Stabia è emerso che il fantasista Andrea Schenetti può fare la differenza in campo e deve essere questa una delle pochissime certezze da cui il Foggia dovrebbe ripartire. Il pareggio contro la capolista è, tutto sommato, un dato abbastanza incoraggiante se si pensa che i rossoneri hanno avuto un’ottima fase di non possesso.
Questo però non è basta a risolvere l’astinenza da gol così come i moduli proposti nelle ultime gare non hanno risolto il problema: “La diversità dei moduli proposti, dal 4-3-3 al 4-3-1-2, passando per il 3-4-1-2 e fino al 3-5-2 funzionale nella sfida con la capolista Juve Stabia, non ha risolto la problematica”, è il commento del collega Losapio sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.
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Schenetti, certezza da cui ripartire
Non a caso al Menti di Castellammare le azioni del trequartista sono state le più pericolose: Schenetti è entrato di prepotenza nella metà campo avversaria sfiorando il gol, “se gira Schenetti i rossoneri hanno maggiore facilità di andare in rete”, è il commento del quotidiano rosa.
Lo stesso, non molto tempo fa, fu tra i primi a parlare di dover reagire. Adesso spetterà a Cudini il compito di trovare allora un’identità offensiva e ritrovare il tanto desiderato appuntamento con il gol, appuntamento non più rimandabile.