Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Crotone 1-0 (Serie C - girone C 2022/2023) - crediti: foto di Luigia Spinelli - RIPRODUZIONE VIETATA
Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Crotone Lamberto Zauli ha presentato la sfida dei playoff con il Foggia, in programma alle 20.30 di domani (clicca qui per sapere dove vederla): tutte le sue dichiarazioni.
Ci saranno novità di formazione? – “È il gruppo che si sta preparando a questo che noi avevamo chiamato ‘il nostro Mondiale‘. Cominciamo dai quarti di finale, il nostro avversario sarà il Foggia che ha già disputato tre partite, ha pareggiato col Potenza e quindi passato il turno nei minuti finali, ha avuto la capacità di rovesciare anche se in maniera rocambolesca – per me maniera rocambolesca significa comunque fare due gol negli ultimi due-tre minuti di una partita, è rocambolesca a prescindere -, però ha avuto il merito comunque di crederci fino in fondo, quando sembrava tutto perduto la squadra ci ha creduto, è riuscita a trovare i guizzi vincenti e quindi oggi si trova qua. La storia del Foggia non la dobbiamo dire noi, andremo in un campo storicamente caldo; queste loro rimonte hanno dato benzina un po’ a tutto l’ambiente, penso che abbiano dato benzina anche al gruppo, però detto questo faccio un punto sul Foggia, ci interessa relativamente. Rispettiamo la squadra, una squadra competitiva, costruita all’inizio per cercare di stare ai vertici dei campionati; in questi playoff sono arrivate tutte squadre che hanno giocato nelle prime posizioni di tutti e tre i gironi, quindi c’è grande qualità in tutte le otto squadre. Noi siamo andati in queste quattro-cinque settimane crescendo, aspettando quest’evento: siamo andati lì pensando di portare avanti una nostra idea, sia nei giocatori, sia nel modo di giocare e domani spetta a noi dimostrare che tutte queste quattro-cinque settimane le abbiamo fatte bene, per arrivare a queste partite in maniera importante. In queste partite ci giochiamo una stagione intera, quindi è chiaro che l’importanza della partita sia questa, la sappiamo, è una squadra competitiva la nostra e anche esperta, tanti giocatori hanno giocato partite del genere, ho piena fiducia in questi ragazzi“.
Il Foggia ha passato i suoi turni playoff negli ultimi minuti: è un problema (quello degli ultimi minuti ndr.) che il Crotone si deve porre? – “Sappiamo che la qualificazione si gioca in due partite intanto, ma è la storia dei playoff: li ho disputati anch’io negli ultimi anni, gli ultimi minuti sono sempre quelli dove chi sta perdendo prova in tutte le maniere. Spessissimo abbiamo visto anche in altre partite gol negli ultimi minuti, perché lì il tatticismo salta completamente, nell’area di rigore cominciamo a contare dodici, quindici, venti giocatori addirittura quando viene il portiere dall’altra parte: le imprevedibilità di quelle azioni rimangono e quindi a volte i risultati cambiano proprio in quei minuti, perché una squadra non ha niente da perdere e l’altra ha la paura di perdere quel risultato. Gli ultimi minuti di queste partite sicuramente, non penso alla partita d’andata ma sicuramente alla partita di ritorno: quando le partite sono in equilibrio caratterizzano molto i risultati, quindi dovremo essere pronti anche a quello. Adesso non pensiamo agli ultimi minuti ma ad avere subito un approccio importante: quello che mi aspetto dalla partita di domani (anche se non giochiamo da un po’ e loro sì) è un approccio subito di grande personalità, di impostare le nostre qualità anche su un campo così difficile“.
Come sta il Crotone? – “Il gruppo è completamente a disposizione tranne Andrea D’Errico, perché comunque sta rientrando da questo problemino muscolare che ha avuto. È ancora per noi un rischio troppo grosso rischiarlo nella partita d’andata: proveremo nella partita di ritorno, se non riusciremo nella partita di ritorno ci proveremo nelle semifinali“.
Si è tenuto conto della situazione cartellini in casa Foggia e del fatto che, in caso di parità nei risultati, i pitagorici passerebbero il turno? – “Questi sono i vantaggi e gli svantaggi di chi arriva davanti però deve aspettare tanto tempo per rigiocare. Il loro vantaggio è che hanno tre partite già di livello agonistico molto alto ed aiuta sicuramente, lo svantaggio è che avendo fatto tre partite – in questi playoff alla seconda ammonizione sei già squalificato da regolamento – chiaramente arrivano alla loro quarta partita con qualche diffidato di troppo. Noi dobbiamo pensare a fare bene la partita, poi alla fine della partita di Foggia valuteremo e costruiremo la partita di ritorno, in base a quella che è stato nella partita d’andata. La mia prima, grande priorità è che la squadra giochi da squadra forte, con personalità, non subisca né gli avversari, né l’ambiente e che vada lì dimostrando il proprio valore“.
Sul clima caldo dello Zac – “Noi andiamo a giocare a calcio e personalmente, grazie anche alla mia esperienza, preferisco andare in campi così: mi dà l’adrenalina, mi dà la voglia di essere migliori di loro. Penso che questo ce l’abbia tutta la squadra, che vuole arrivare in un campo importante con una storia importante, un pubblico importante e anche caldo, però noi vogliamo andare in campo a dimostrare proprio in campi come questi la nostra forza, il nostro valore e la nostra personalità, perché quello penso che sia molto importante“.
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Molta gente sta facendo di tutto per recarsi allo Zaccheria in trasferta e non mancherà mercoledì il pienone – “È chiaro che ci si augura sempre che ci sia tanta gente anche in trasferta, però capisco benissimo tutte le difficoltà del caso. La dimostrazione l’hanno data oggi e dimostrano tutti i giorni quanto la gente di Crotone abbia a cuore questa squadra, questi playoff; la voglia e il riscatto di venire dalle ultime annate, di guadagnarsi quello che Crotone e la società meritano chiaramente è evidente, tutti i giorni. A prescindere da quanti verranno a Foggia, noi sappiamo che saranno molti di più a seguirci, saranno molto di più quelli che ci vogliono bene, quindi abbiamo quella responsabilità verso tutti i tifosi che seguono il Crotone non soltanto in questi playoff, ma nella storia del Crotone. Quando sono arrivato, ho parlato di tutto questo, della mia bellissima esperienza qua, dell’idea di arrivare in un posto dove c’era una tradizione calcistica importante e oggi arriviamo a giocarci qualcosa di importante per il futuro, quindi mi piace essere protagonista in questo“.
Che sensazioni ha Zauli all’interno dello spogliatoio? I giocatori sembra siano concentrati ma allo stesso tempo leggeri – “Sarebbe un mix secondo me, per come ho vissuto io le mie partite più importanti della carriera, importante perché la troppa tensione può fare un brutto scherzo. Noi abbiamo la responsabilità di essere una squadra competitiva, forte, che ha fatto 80 punti, è chiaro che la squadra senta questa responsabilità però dobbiamo andare in campo: il fatto che loro abbiano una grande determinazione perché lo vedo nelle piccole cose, li ascolto quando comunicano fra loro durante l’allenamento, si correggono, si aiutano… Queste sono le cose più importanti che mi fanno avere molta fiducia in questo gruppo. Il fatto di essere un po’ spensierati fra loro è perché c’è grande feeling tra loro e quindi c’è un gruppo sano, l’ha dimostrato in tutto l’anno e lo dimostreremo sicuramente anche in queste partite“.
Formazione iniziale esperta o con un mix giovani-esperti? – “L’altro giorno parlavo col gruppo e detto loro che davanti a me avevo giocatori con tutti i campionati nel curriculum, sia di C, di B e qualcuno addirittura di A; forse Pannitteri e Spaltro sono tra i più giovani, parliamo di ragazzi di 24-25 anni. È una squadra, una rosa giusta con l’età secondo me importante, con la giusta esperienza, con le giuste esperienze sul campo: ho parlato ad una squadra completa in questo senso. La squadra sarà molto simile a quella che tante volte abbiamo giocato, perché il blocco è questo: potranno cambiare uno o due, ma il blocco è sicuramente questo. L’importante è andare a giocare con quella determinazione, di voler stare dentro la partita dominandola, creando di creare più occasioni possibili, soffrendo meno e cercando di far giocar male il Foggia. Questa è la nostra priorità“.
A concentrazione, consapevolezza, determinazione, grinta, vanno aggiunte fame e cinismo: quale tra queste potrebbe essere la caratteristica da innalzare al massimo come livello per poter portare a casa la vittoria? – “Per quanto riguarda la fame, secondo me è importante ci sia un motivatore che spesso può essere l’allenatore, poi ogni giocatore deve avere delle motivazioni interne personali molto alte, allora dopo l’allenatore può suscitarle e alzarle ulteriormente, ma dobbiamo partire da una base alta. Durante i sorteggi si sono presentati tutti al campo per vederlo in diretta, c’è stata molta partecipazione e c’è una voglia di dimostrare di essere una squadra competitiva, questo lo metto tra le cose fondamentali ed è una base da cui partire: senza questo sicuramente non avremmo neanche una chance di poterci giocare le vittorie delle partite. Questa squadra l’ha dimostrato sempre, anche nella mia parentesi dove comunque il risultato contava fino a un certo punto, però la squadra è cresciuta, si avvicinava al finale di campionato sempre migliorando e quindi questo mi fa ben sperare. Per quanto riguarda il cinismo, in partite da dentro o fuori è fondamentale: è fondamentale capitalizzare ogni piccola occasione, ogni piccolo errore dell’avversario e cercare di non farlo perché tra passare in vantaggio e passare in svantaggio possono cambiare completamente le partite e in partite dove si gioca annate intere, purtroppo questa è la formula, è come quando guardiamo partite di Champions League: probabilmente se Diaz avesse fatto gol in Milan-Inter sarebbe cambiata la partita, lì si parla di cinismo – faccio un esempio per parlare di grandissimi campioni – e così saranno caratterizzate anche le nostre partite. Il cinismo lo metto anche come sinonimo di qualità: mi trovo in un’occasione importante, in una situazione da gol, faccio la scelta giusta al momento giusto e ci metto la qualità vincente. Questa squadra ha tanta qualità, ha qualità nei singoli, ha qualità come valori perché li sto sottolineando fin adesso, quindi penso che saremo pronti per sfruttare ogni piccola occasione di queste partite“.
Foggia e Crotone hanno il loro punto di forza dietro le punte, tra centrocampo e gestione del pallone: la partita può essere vista qui come punto cruciale? – “Parliamo di squadre competitive, se siamo arrivati qui noi e tutte le altre c’è comunque un equilibrio nei reparti delle squadre, penso io. Penso che abbiano un ottimo centrocampo, perché ha soluzioni, tecnica, gamba… Penso che il Foggia abbia un grande centrocampo però ha fisicità dietro, ha molta gamba sugli esterni perché Costa ha anche grande tecnica, davanti tra Ogunseye e Beretta hanno la possibilità di scegliere, sia Iacoponi che Peralta sono giocatori importanti tecnicamente che giocano tra le linee. Stiamo parlando di squadre che sono arrivate tra le prime quattro di tutti i campionati, quindi sicuramente nei loro reparti hanno le loro forze ed i loro equilibri: è chiaro che la differenza in tutte le partite le fanno le giocate di quelli che stanno vicino all’area avversaria, quindi quello domina, però io dico sempre che nel calcio bisogna essere forti nelle due aree e quando si intende forti nelle due aree vuol dire anche nella fase difensiva, quindi vincere i duelli in fase difensiva e offensiva caratterizza i risultati, non dico niente di nuovo. Noi saremo protagonisti se saremo bravi in queste due fasi del campo“.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Crotone 1-0 (Serie C – girone C 2022/2023) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
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