Immagine in evidenza: uno scatto di Picerno-Foggia 3-0 (Serie C - girone C 2022/2023) - crediti: foto di Luigia Spinelli
Nel pomeriggio di mercoledì 26, Filippo Costa è stato a disposizione dei media in conferenza presso la Sala Stampa A. Fesce del “Pino Zaccheria”.
Un commento sulle vicende dell’ultima ora riguardanti il presidente del Foggia, Nicola Canonico:
“Noi siamo qui per giocare a calcio, queste vicende non ci riguardano. Posso solo dire che tutto il Gruppo Squadra è vicino al Presidente, sono sicuro che ne uscirà a testa alta; noi abbiamo pensato a preparare la partita di Viterbo”.
Il prossimo avversario dei rossoneri sarà, per l’appunto, la Viterbese:
“Tutte le partite sono insidiose, basti pensare a quella con la Gelbison che magari sulla carta era più facile ed invece è andata male, invece col Crotone tutti ci davano già per spacciati ed abbiamo vinto. Ogni partita ha una storia a sé, col mister la prepareremo bene e andremo a dare il massimo per non interrompere questa striscia di risultati che ci portiamo dietro dalla settimana che è passata”.
Il buon rendimento attuale è stato preceduto da un disastroso avvio di campionato. Come lo racconterebbe Costa?
“Non è la prima volta che mi capita in carriera, è già successo altre annate che erano partite così così e poi finite bene, spero sia di buon augurio anche per questa. Noi pensiamo solo a lavorare, solo il lavoro può darti dei risultati – non che prima non lavorassimo -, però dobbiamo continuare a farlo su questa strada e ci toglieremo soddisfazioni”.
In merito a ciò, cosa non ha funzionato in principio e come la cura Gallo ha rivitalizzato questa squadra?
“Una cosa in particolare non la so dire. Ci sono delle circostanze nel mondo del calcio che a volte non capisci, in cui non ti rendi conto come mai le cose non vadano. Fortunatamente è arrivato il mister, magari ha toccato le corde giuste che ci servivano all’interno dello spogliatoio soprattutto dal punto di vista mentale che ci hanno dato quello scatto; sinceramente la vittoria col Crotone è stata una grande iniezione di fiducia che ci ha portato ad andare a riprendere e pareggiare la partita con la Juve Stabia in dieci contro undici per sessanta minuti, col pareggio che ci andava anche stretto”.
Il laterale ha rimediato un’espulsione in stagione sinora, nel match esterno col Taranto della sesta giornata:
“Per quanto riguarda il rosso a Taranto, speravo ve lo foste già dimenticato però non è così (ride ndr.): purtroppo sono degli errori che si commettono, io l’ho commesso nel campo di gioco come ognuno ne commette nel proprio lavoro. Me ne son preso le responsabilità, purtroppo ho penalizzato anche la squadra però è passato e cerchiamo di accantonarlo”.
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3-5-2, modulo che esalta le caratteristiche dell’ex SPAL:
“Il 3-5-2 è un modulo che mi piace molto, ci ho giocato parecchi anni e lo conosco molto bene, poi mi piace anche il mio ruolo“.
Quali sono gli obiettivi da qui a dicembre?
“Prima andiamo a Viterbo e vinciamo, dopo penseremo all’Avellino. Dobbiamo pensare di partita in partita e non ad obiettivi alla lunga, perché se devo guardare gli obiettivi di inizio campionato erano ‘X’, dopo cinque giornate ‘Y’, dopo queste vittorie sono ancora diversi: io sono dell’idea che bisogna pensare di partita in partita e poi a fine anno (o a gennaio, quando sarà) si tireranno le somme“.
Cos’è successo nel secondo tempo della sfida con la Fidelis? Perché questo contrasto tra una grande ripresa e la pochezza del primo tempo?
“Il mister è stato un ex giocatore, quindi sa i tasti, le corde da toccare e lo ha fatto bene nel primo tempo, senza fare cose esagerate: ha detto delle parole belle importanti per noi, ci hanno fatto capire il primo tempo fatto. Siamo rientrati in campo nel secondo con carica, grinta, agonismo per ribaltare subito la partita, poi fortunatamente gli episodi ci sono girati”.
Sia a livello di gruppo che personale si può migliorare tantissimo:
“Il gruppo ha ampi margini di miglioramento. A livello personale invece non mi piace dare percentuali sul mio stato fisico, come vale per il gruppo vale anche nel personale: non bisogna porsi limiti e lavorare sempre di settimana in settimana per migliorarsi”.
Chiosa finale con la domanda sul perché un giocatore della sua caratura sia ‘ancora’ in Serie C:
“Errori personali miei sicuramente, sfortuna… L’anno scorso ho perso un anno per infortunio. Adesso sono qui, la mia testa è solo per il Foggia e fare il meglio possibile quest’anno, poi vedremo”.
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