Immagine in evidenza: uno scatto dalla presentazione del murale dedicato a Zdeněk Zeman in Vico La Porta (Foggia) - crediti: foto di Luigia Spinelli
Questo pomeriggio, nell’Auditorium della Biblioteca “La Magna Capitana” di Foggia, Zdeněk Zeman ha presentato la sua autobiografia ufficiale dal titolo “La bellezza non ha prezzo” (Rizzoli), intervistato da Mario De Vivo, nell’ambito del Foggia Festival Sport Story 2022.
Al termine della presentazione, il boemo non si è sottratto alle varie domande dei cronisti presenti all’evento.
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Era forse necessario trascrivere la storia di Zdeněk Zeman e portarla in quella città che è intrinsecamente casa sua, Foggia:
“Non so se fosse giusto, mi hanno praticamente costretto (ride ndr.): abbiamo fatto questo lavoro, capolavoro e vediamo che ne esce”.
Il libro sta andando molto bene, la storia del tecnico non passa inosservata per nessuno:
“Mi chiamano in tanti ora; mi hanno chiamato anche prima e mi son sempre rifiutato, ora ho mollato visto che non avevo niente da fare“.
Essere chiamato a Foggia fa tutt’altro effetto?
“È l’ultimo posto dove sono stato e speriamo non sia l’ultimo“.
Che cos’è la bellezza per Zeman?
“La bellezza è un po’ di tutto, cominciando dalle città dove sono stato, finendo al calcio, a dare emozioni e fare cose belle. Sicuramente non sempre si può ottenere bellezza, senza sacrifici e coraggio“.
Sta guardando il Foggia di quest’anno?
“So qualche cosa, sì”.
A chi gli chiede se potesse “farsi un ballo” quando è stato ospite a Ballando con le Stelle risponde:
“No, potevo fare tutto tranne ballare, l’ho detto. Ai tempi facevo solo i lenti e basta (ride ndr.)”.
C’è possibilità di un ritorno sulla panchina del Foggia o è solo un sogno per i tifosi?
“Vorrei ancora fare qualcosa per il calcio; vorrei fare un calcio dove si può fare calcio, penso che in questo momento a Foggia non si possa fare“.
Tornerebbe solo per il Foggia o una panchina vale l’altra?
“Per il Foggia è diverso, sì”.
C’è un allenatore che allena come Zeman?
“Mio figlio vorrebbe, ma c’ha altre condizioni“.
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Immagine in evidenza: uno scatto dalla presentazione del murale dedicato al boemo in Vico La Porta (Foggia) – crediti: foto di Luigia Spinelli
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