Foggia-Benevento era una partita molto attesa per ciò che concerne la giornata numero 10 del Girone C di questa edizione della Serie C. Si affrontavano due squadre con ambizioni teoricamente importanti e, soprattutto, con una storia passata e recente di tutto rispetto.
Se da qualche anno il Foggia cerca insistentemente di ritornare tra le grandi squadre del calcio italiano provando l’assalto alla Serie B, il Benevento ha vissuto spesso in un sogno nelle scorse stagioni, arrivando a giocare per due volte anche in Serie A, salvo poi retrocedere immediatamente.
La classifica del girone sottolineava quella dello Zaccheria come una gara di vertice, tra due squadre in piena zona playoff e costruite per la promozione. Le premesse della gara sono state rispettate soltanto in parte, vista la mancanza di gol che ha attanagliato la partita.
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Foggia-Benevento 0-0: ciò che resta del big match di Serie C
Per il Foggia una partita che lascia sensazioni contrastanti. Da una parte i padroni di casa possono essere persino felici di aver conquistato un punto contro una delle formazioni maggiormente accreditate per la vittoria del campionato. Dall’altra, invece, emerge il rimpianto di aver preso soltanto un punticino quando probabilmente la squadra di Cudini ne avrebbe meritati 3. Il Foggia, infatti, ha dominato per la quasi interezza dell’incontro, mettendo costantemente in difficoltà gli ospiti anche grazie a una cornice di pubblico che, come al solito, non ha fatto mancare il suo apporto alla squadra nemmeno durante un giovedì sera potenzialmente anonimo.
Se il Benevento, almeno all’inizio, sembrava volersi affidare a una gestione della palla senza troppi rischi, i pugliesi hanno effettuato un pressing alto per una riconquista veloce, con l’intenzione di trovare subito la verticalità per i loro attaccanti. La squadra di casa gioca bene ma ha il difetto – unico ma pesante – di non riuscire mai davvero a creare una pericolosità che vada a rispecchiare la mole di gioco prodotta. Nonostante questo le occasioni nitide arrivano, a differenza però di una svolta nel tabellino della gara, ancorato sul risultato a occhiali. Sia nel primo che nel secondo tempo il Foggia pressa, staziona nella metà campo del Benevento, cerca il guizzo senza trovarlo per provare l’aggancio in classifica. Anzi, paradossalmente rischia di prendere gol da Ciano, cui risponde un superbo Nobile. La traversa di Embalo nel finale di gara rende ancora più amara la partita di un Foggia molto bravo nel far sentire la sua presenza ma poco abile nel concretizzare.
In un girone con una grande concorrenza in fatto di tradizione e ambizione, il Foggia si ritrova con 16 punti (insieme al Crotone), in una situazione particolarmente equilibrata: non troppo lontano dalle posizioni di vertice ma, al tempo stesso, non troppo a distanza di sicurezza rispetto alle altre squadre che vogliono aggredire la zona playoff. Le indicazioni della gara sottolineano la buona prestazione di Di Noia, mai come contro i campani un tutto-campista a tutti gli effetti. Da rivedere, invece, la prestazione di un Beretta non a suo agio davanti. Ma c’è ancora tempo e il campionato è lunghissimo: il Foggia questo lo sa e lotterà ancora.