Dopo il servizio de “Le Iene”, in onda su Italia 1, ne sto leggendo di cotte e di crude su Roberto Cazzaniga. Un uomo molto sensibile, che sicuramente ha peccato di ingenuità, ma che non va assolutamente deriso per il suo buon cuore.

Storie di questo tipo infatti non sono nuove con l’avvento di internet e, dai primi anni duemila in poi, ne sono state raccontate davvero tante, non solo da “Le Iene”. Donne e uomini raggirati, ingannati, che hanno peccato solo di credere – in maniera genuina – in un amore che purtroppo non esisteva.

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Roberto Cazzaniga, foto dalla sua pagina Facebook

Ma quella di Cazzaniga è una storia di coraggio. Di una persona che, aiutata da chi gli vuole bene, ha deciso di interrompere quello che era un flusso a favore delle persone che lo hanno ingannato, e riprendere in mano le redini della propria vita.

E noi altri non siamo nessuno per giudicarlo, se ha impiegato 15 anni e speso 700mila euro. Ne tanto meno siamo migliori di lui. Se i 15 anni impressionano, pensate allora che purtroppo c’è gente che non ne esce mai. Giovani, anziani, che prosciugano la propria esistenza amando qualcuno che è interessato solo ai soldi, a prescindere se esista o meno.

Cazzaniga ci insegna il coraggio di dire basta, di denunciare soprattutto, cosa che fanno in pochi. Invece di deriderlo bisognerebbe prenderne esempio per proteggere amici, familiari e chi ci sta intorno, che incappano nello stesso guaio. Come si suol dire, prima guardiamo la trave nel nostro occhio.

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