Il calcio di provincia in Italia racchiude l’essenza più pura dello sport più amato nel Belpaese. E questa è una regola che vale tanto per le piccole squadre che militano nelle categorie superiori come la Serie A e la Serie B, quanto per quelle che competono in divisioni più “polverose” come la Lega Pro. In tutti questi casi, tra il fango dei campetti di periferia, è possibile trovare delle vere e proprie perle. Perle come la passione, l’agonismo nudo e crudo, i sogni e le sfide quotidiane. Per non parlare poi del fatto che, inevitabilmente, al calcio di provincia si legano elementi come le tradizioni e le identità locali. Basti pensare all’operaio che, al termine di una dura giornata di lavoro, indossa le scarpette e spera di mettersi in mostra.
Una questione di competizione e coraggio
La competizione nelle piccole realtà calcistiche non si discosta dalla tensione agonistica che si respira nei grandi stadi. Se si prendono in esame le piccole realtà di Serie B, ad esempio, si scoprono delle squadre per certi versi capaci di mettere in difficoltà anche le grandi, come accade ad esempio in Coppa Italia tutti gli anni. Certo, il livello tecnico sarà gioco forza inferiore, ma questi team compensano con lo spirito di squadra, il coraggio, l’abnegazione e la voglia di fare bella figura di fronte ai riflettori e ad una nazione intera. E poi c’è la componente tifo, con l’intenzione di regalare ai propri supporter una serata da ricordare.

Come detto, questa magia si palesa ovunque, in Italia e nel mondo, a partire da leghe spesso sottovalutate come la Lega Pro. Lo sanno bene i tifosi, che oltre a riempire gli stadi si dedicano al calcio di provincia anche sul fronte del betting. Oramai ci sono diversi siti web dove piazzare scommesse sulla Serie C, quindi le occasioni non mancano di certo. Così come non mancano le opportunità per divertirsi riscoprendo il calcio della provincia.
La Serie C come scuola di vita (e di professionismo)
Tornei come la Lega Pro sono veri e propri laboratori di talenti, oltre che serbatoi inesauribili di giocatori che in futuro potrebbero emergere nei campionati superiori. Ci sono diversi casi che possono essere ricordati, come quello di Junior Messias: giocava al Gozzano dopo una dura giornata di lavoro, trascorsa a trasportare pesanti frigoriferi sulla schiena. Poi è arrivata la chiamata del Crotone in Serie A e successivamente quella del Milan. Messias ora gioca al Genoa, e può dire di aver realizzato i propri sogni.
Le squadre che partecipano a questi tornei affrontano ogni partita con la determinazione di chi sa che ogni punto guadagnato può significare tanto, tantissimo. I giocatori ovviamente avvertono questa tensione, e ciò li spinge a crescere e a maturare prima ancora come uomini, oltre che come professionisti. Non a caso, in Lega Pro giocano tantissimi giovani, insieme ai “vecchi” a fine carriera, che indossano anche i panni di chiocce e tutor. Tutti nel fango, insieme, appassionatamente, come sempre con la speranza di arrivare in alto. E se ciò non dovesse accadere, pazienza: resta quel pallone da amare ad ogni costo.