Il ritorno in campo dopo oltre 30 anni. Le difficoltà iniziali, dall’assenza di campi in città (che ha costretto la squadra a giocare anche le partite casalinghe in trasferta) all’assenza di un settore giovanile dalla quale attingere risorse. Eppure quella della Foggia Women è una storia di coraggio.
Il club quest’anno, al suo primo anno dopo oltre 30 anni di assenza, ha portato a casa anche la Coppa Italia di Eccellenza Pugliese. Un risultato non da poco e tutt’altro che scontato. Con il responsabile Alfredo Troisi abbiamo fatto il punto della situazione sulla stagione appena conclusa.
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Foggia Women, i sogni tra coraggio e difficoltà
“È stata una stagione di alti e bassi però bisogna partire dal presupposto che è stata una squadra messa su in quattro e quattro otto dopo trentasette anni. Non avendo un settore giovanile abbiamo giocato con ragazze di diversa fascia di età, metterle insieme non è stato facile. Ci sono stati grossi problemi nello spogliatoio sotto questo aspetto. Però le ragazze hanno vinto una Coppa Regionale e faremo di tutto per onorare questo titolo anche nella prossima stagione. Purtroppo un’altra difficoltà è quella di trovare sponsor: gli oneri sono tutti a nostro carico; gli sponsor vanno tutti verso il Foggia Calcio”, ci racconta Troisi.
“Questa squadra necessita di tutto, anche per la prossima stagione giocheremo le partite interne fuori Foggia. Il Comune di Troia dovrebbe fornici un campo, a pagamento, per poter giocare alle 14:30. Quando abbiamo giocato alla FIGC gli spalti erano pieni, vuol dire che il calcio femminile interessa. Però purtroppo andremo a giocare a Troia e tanti tifosi non verranno. Questo ci impedisce di costruire la nostra community di tifosi; a Foggia forse avremo il campo degli ulivi ma per qualche allenamento diurno ma a noi serve poco perché abbiamo ragazze che lavorano e quindi abbiamo bisogno di campi notturni. Abbiamo come presidente onorario Pasquale Ciruolo che ci ha dato una grossa mano per la prossima stagione: grazie a lui lo staff sarà rinnovato, sarà uno staff napoletano e competente di tre, quattro persone. Intanto ringraziamo Mister Inneo e l’assistente Ornella Bruno che ci hanno dato la possibilità di fare questo primo campionato”, conclude Troisi.
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