Qatar 2022 sta facendo parlare per tante cose, probabilmente più negative che positive. Una di questa è la questione legata ai minuti di recupero.

Nelle prime quarto gare infatti sono stati ben 57 i minuti di recupero, corrispondenti ad un tempo intero più tempo addizionale. Ma perché?

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Arbitro minuti di recupero
Arbitro, immagine rappresentativa: crediti Mario Marino – riproduzione riservata

Perché tanti minuti di recupero?

Durante la prima partita per esempio, Qatar-Ecuador, ci sono stato 5’ minuti di recupero ufficiali più altri 5’ addizionali, per un totale di 10’. In Inghilterra-Iran invece una cifra spropositata: 14’ minuti di recupero più 10’, per un totale di 24’.

Tempo minuti in Senegal-Olanda: dapprima 2’ minuti ufficiali, poi 8’ addizionali, per un totale di 10’. In USA-Galles ci sono stati 4’ minuti ufficiali più 9 addizionali, un totale di 13’.

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Gianni Infantino
Gianni Infantino, crediti: Pasquale Golia – Riproduzione Riservata

Che si stesse muovendo qualcosa in casa FIFA lo aveva fatto capire lo stesso   Presidente Infantino lo scorso aprile, come riporta La Gazzetta dello Sport: “Bisogna fare una riflessione sul tempo effettivo di gioco. In ogni partita c’è molto tempo perso. C’è bisogno di rivedere qualcosa perché gli spettatori pagano per vedere 90 minuti di calcio, mentre le gare durano 50 minuti. Non dico di arrivare a 100 minuti, ma senza dubbio il tempo di recupero che concede l’arbitro deve essere legato strettamente ai minuti persi durante la partita”.

Insomma, seppur non esplicitamente dichiarato, potrebbe trattarsi di un esperimento per introdurre il tempo effettivo di gioco. Seguiranno aggiornamenti.

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