martedì, 12 Novembre, 2024

Potenza, De Giorgio: “Foggia squadra forte. Gara difficile”

Potenza, mister De Giorgio prima del Foggia: "Non ho molte indicazioni a livello tattico. Abbiamo lavorato fisicamente e mentalmente"

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Potenza Pietro De Giorgio ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Foggia, in programma alle 19:45 di domani, domenica 13 ottobre: tutte le sue dichiarazioni.

Incontriamo una squadra forte che non è partita bene, però con una rosa molto importante per fare un campionato ai vertici. La loro rosa ha giocatori forti ed era stata costruita inizialmente su un 4-3-3, poi c’è stato il subentro di mister Capuano e dunque hanno cambiato qualcosa. La partita sarà molto difficile come tutte le altre, perché comunque veniamo da partite tutte complesse e ne avremo ancora altre, ma credo che questo sia il girone C, molto equilibrato, abbiamo visto i risultati di ieri. La classifica è molto corta di conseguenza, quindi noi dobbiamo pensare partita dopo partita perché sono tutti avversari importanti, dopo avremo il Picerno e non sarà una passeggiata. Noi la affrontiamo come al solito: l’abbiamo preparata abbastanza bene soprattutto a livello fisico, perché avendo avuto tre settimane corte in questa abbiamo lavorato un po’ di più sull’aspetto fisico“.

Abbiamo lavorato soprattutto dal punto di vista mentale. Per essere una squadra giovane, la crescita deve passare anche dal saper reggere e dare continuità alle prestazioni, ai risultati. Col Foggia sarà una prova del nove, perché dopo una bella vittoria con la Juve ora dobbiamo dare continuità a prestazioni e risultati, sarà una prova di crescita e maturità della squadra. Sono abbastanza sereno, perché incontrando una squadra così importante la partita si prepara da sola: i ragazzi hanno molta conoscenza di sé e in più conosciamo l’avversario. La partita si prepara da sola: abbiamo lavorato sull’aspetto mentale, ne abbiamo parlato tanto, così come l’abbiamo fatto sull’aspetto fisico, perché a Biella negli ultimi 20-25 minuti c’è stato un calo fisico, confermato anche dai dati. Il primo tempo è stato più importante a livello di intensità, nel secondo di meno perché c’è stato un calo fisico notevole. Abbiamo lavorato sia sull’aspetto fisico che su quello mentale, anche perché abbiamo potuto lavorare meno su quello tattico siccome il mister Capuano è subentrato solo da due partite: hanno fatto il primo tempo ad Avellino con il 3-4-3 e poi sono rimasti in dieci, mentre con il Taranto sono ripartiti con il 3-4-3 e sono passati a 4-2-3-1 nel secondo tempo. Sull’aspetto tattico abbiamo molti meno vantaggi in confronto a loro, l’allenatore conosce bene la piazza e ci ha visti più volte: su tale aspetto forse partiamo sfavoriti, ma ne abbiamo approfittato però per lavorare sugli aspetti fisico e mentale“.

Non voglio essere presuntuoso, però è giusto che si dia merito anche del lavoro fatto da questi ragazzi: secondo me, in questo campionato, chi sta dimostrando di avere dei princìpi di gioco e una propria identità è proprio il Potenza, perché in queste nove partite abbiamo sempre dimostrato le nostre idee iniziali, cioè andarci a giocare le partite in tutti i campi ed essere quella squadra sbarazzina che vuole imporre il proprio gioco contro tutti, stiamo avendo più continuità. Mi aspettavo due big un po’ più avanti, mentre altre due con una partenza un po’ più difficoltosa, invece non ci sono state le due squadre che hanno preso campo sulle altre. Ciò dimostra il troppo equilibrio delle squadre, perché comunque sono tutte squadre allestite con giocatori importanti, quindi c’è un equilibrio notevole. Soprattutto sugli undici iniziali, sono tutte partite sulla carta difficilissime perché si incontrano sempre squadre importanti dove forse chi fa la differenza sono i cambi, perché le squadre più importanti hanno più cambi a partita in corso. Questo è un campionato difficilissimo, abbiamo visto Cerignola e Monopoli che stanno facendo un bel campionato, il Crotone sta trovando difficoltà come il Foggia, però se andiamo a leggere la formazione rossonera stiamo parlando di una squadra di primissimo livello. Forse il Potenza è una di quelle che sta dimostrando in questo momento di avere una propria identità e lo sta facendo su tutti i campi, sia fuori che dentro“.

Classifica? La sto guardando, ovvio. Ai ragazzi dicevo ieri che vincere domani per noi diventa fondamentale, perché al 99% ti metti ad almeno 8-9 punti dalla quintultima. Ciò garantirebbe la serenità di giocare con meno pressioni e avvicinarsi all’obiettivo della salvezza, primario. Guardare in avanti in questo momento non ha senso perché mancano così tante partite e devi comunque tenere testa partita dopo partita, si fa presto a sbagliare due partite e ritrovarsi laggiù, tra playoff e playout ballano 2-3 punti. Dobbiamo guardare la classifica ma inizialmente al di sotto, perché noi più margini prendiamo dalla quintultima e più abbiamo possibilità di diventare ancora più sbarazzini e osare di più. Abbiamo ancora grandi margini di miglioramento, se però si ha quella tranquillità che la classifica ti può consentire, perché poi qualche punto l’hai potuto perdere, però è anche vero che magari vinci col Crotone e poi non hai la forza e la maturità di andare a fare quella prestazione contro la Juve. Dobbiamo sempre guardare tutto a 360°: quello che mi interessa è appunto, dopo una vittoria importante contro la Juve, dare continuità di prestazione ma soprattutto di mentalità, perché questa squadra sta facendo un percorso di crescita e nella crescita dobbiamo anche avere continuità, come ci deve dare forza nel momento in cui poi ci sarà uno stop, quindi dobbiamo crescere ma dobbiamo farlo a 360°. Vedo in questo momento la squadra convinta dei propri mezzi: è una squadra che in questo momento non ha paura di nessuno, non ha paura di andare sotto, non ha paura di reazioni, ha voglia anzi di reagire. Questo è tanta roba, perché avere una squadra che crede già così presto nei propri mezzi significa che si può fare molto meglio. Mi piace come questa squadra lavora, hanno tutti dimostrato di avere una maturità sulla cultura del lavoro: è una squadra che lavora sempre forte e non si risparmia mai. Dopo due giorni di riposo, abbiamo fatto martedì un lavoro pesantissimo e non c’è stato nessuno che si è fermato. Questi sono i presupposti per costruire un qualcosa di importante“.

I dati dicono che chi vince il campionato, il 90% delle volte, ha una delle migliori difese. Sono molto felice perché si inizia a parlare anche di un Potenza che ha un attacco, un Potenza che gioca e che poi diventa anche difficile da affrontare, perché abbiamo un potenziale d’attacco in questo momento molto importante: abbiamo quasi Rosafio al top, che è un altro giocatore importante, D’Auria non è ancora al top ma sta arrivando anche lui a una buona condizione. Questa squadra ha avuto anche il coraggio di cambiare un po’ la mentalità del Potenza degli anni scorsi: è una squadra che osa, che vuole fare e che inizia a preoccupare. Gol subiti? Abbiamo analizzato il gol di sabato contro la Juve: abbiamo ripreso gol con altri otto uomini sotto la linea della palla, non sto parlando di errori eccessivi, ma se Schimmenti si ferma mezzo metro prima o Ghisolfi due prima… Stiamo prendendo gol per troppo eccesso di paura, spesso noi prendiamo gol da fuori area perché i centrocampisti si abbassano troppo nella linea dei difensori, essendo preoccupati in questo momento esagerano nella volontà di aiutare la linea difensiva. Nel gol preso contro la Juve do più bravura a loro che disattenzione a noi, perché non sono errori grossi. In questo momento stiamo pagando molto dietro, al minimo schiaffo stiamo prendendo gol: prima o poi riusciremo a prendere sicuramente meno gol, ne sono certo, però d’altro canto sono anche convinto che davanti abbiamo ancora grossi margini di miglioramento. Questa cosa a me fa ben sperare e ci sto lavorando tanto; arriverà il momento dove prenderemo meno gol ma sono convinto che noi continueremo a farli“.

Avevo chiesto ai ragazzi di fare l’ultima partita contro la Juve come se fosse l’ultima dell’anno, perché nonostante le tre partite ravvicinate poi abbiamo avuto la settimana corta e un viaggio importante: la trasferta è stata più lontana, in più abbiamo trovato delle temperature molto alte. C’è stato un dispendio di energia notevole nel primo tempo, perché abbiamo incontrato una squadra in grande salute, che ha della forza fisica notevole, forse una delle più importanti del campionato, mentre nel secondo tempo poi abbiamo avuto questo calo perché qualcuno è andato in difficoltà tipo Felippe, uno di quelli che gioca sempre e fa 10-12 km a partita. Fisicamente è una roba normale, abbiamo ripreso i lavori nostri standard con la settimana tipo: fisicamente la squadra è stata molto meglio, è stato un calo fisico e psicologico. Il mister del Foggia sa che noi abbiamo un’identità ben precisa, facciamo sempre lo stesso calcio dalla prima partita, i movimenti sono sempre quelli… Io ho avuto meno indicazioni per prepararla, soprattutto in fase di non possesso, perché non so domani precisamente come giocheranno. Per conoscenza tattica, il Foggia è favorito perché sa il modulo del Potenza e come lo interpreta, mentre io non so come giocherà il Foggia domani, o meglio posso immaginare ma non ho delle certezze“.

Conoscendo mister Capuano, è un allenatore che cura molto il dettaglio della palla inattiva, è una cosa presa in considerazione: ci abbiamo lavorato tanto ieri e ci lavoreremo tanto oggi. Il Foggia è una squadra abbastanza fisica: hanno centimetri e giocatori come Salines, difensore col vizio del gol. Questo campionato è talmente equilibrato che l’episodio fa la differenza, il discorso è come arrivi all’episodio e con quale mentalità, perché sicuramente quello poi ti porta ad avere un episodio in più a favore però le palle inattive saranno sicuramente determinanti per questa partita“.

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De Giorgio Potenza
Immagine in evidenza: mister Pietro De Giorgio – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Potenza Calcio (frame da video)

Potenza, De Giorgio: “Non mi piace per niente aver preso così tanti gol”

Abbiamo bisogno dei gol delle nostre mezzeali e anche di qualche gol in più dei nostri difensori centrali su palle inattive. Riempiamo l’area sempre con le nostre mezzeali, Castorani ad esempio ha fatto gol a Biella contro la Juve, ma nelle ultime otto Castorani ha tirato in porta 12-13 volte andando vicino al gol, come a Cerignola. Castorani è arrivato più volte al tiro: è una qualità che ha e che sicuramente noi dobbiamo sfruttare, perché comunque sono delle soluzioni alternative. Quando incontri una squadra soprattutto che ti aspetta bassa, il tiro da fuori diventa determinante, ma ci stiamo lavorando e ci auguriamo che arrivino più gol perché devono arrivare, ne abbiamo bisogno“.

Ci sono avversari che ti costringono a partite sporche, quindi non nego che questa settimana abbiamo lavorato tanto sulle seconde palle e quelle sporche, andando con più uomini sulla caduta della palla. In possesso dobbiamo fare sempre il nostro gioco, perché quando abbiamo palla decidiamo noi se fare una partita sporca o meno: siccome noi non la vogliamo fare, perché è una squadra che sta dimostrando che ha voglia di giocare a calcio, quando siamo in possesso non dobbiamo cambiare i nostri princìpi. Dobbiamo stare attenti e sulle palle sporche, nel momento in cui ce l’ha l’avversario, qualche rinvio in più, qualche palla lunga sono tutte cose che abbiamo preparato, perché loro hanno due esterni che attaccano molto bene la profondità, cercano spesso la prima punta sulle spizzate, sono bravi i due mediani a venire sulla seconda palla… Sono tutte cose su cui noi abbiamo lavorato e che comunque potrebbero accadere. Ci dovremo sicuramente far trovare pronti. Record di gol? Ci auguriamo di batterlo, stiamo lavorando per fare più gol possibili per portare più persone in area di rigore per segnare. Non sono d’accordo sul fatto che farne sempre uno in più dell’altro mi stia bene… Sono uno che lavora tanto sulla fase di non possesso e non mi piace per niente aver preso tanti gol, in questo momento è l’unica cosa che mi fa sorridere con qualche dente in meno. Abbiamo preso tanti gol per quanto ci lavoriamo, questa cosa mi innervosisce perché secondo me stiamo prendendo molti più gol di quelli che meriteremmo di prendere. È un momento, continueremo a lavorarci, dobbiamo sicuramente prendere meno gol“.

Emmausso e Murano sono due ragazzi con i quali ho un grande rapporto, perché facevo il secondo (nel suo primo anno a Potenza, ndr.), quindi una sorta di tramite tra staff e spogliatoio e con un rapporto più intenso e ravvicinato. Sono due ragazzi eccezionali, di grande bontà e perbene, nonché due giocatori importanti: l’anno scorso Murano ha fatto 22 gol ed Emmausso ha fatto molto bene a Messina, è un ragazzo che ha dei colpi straordinari e un estro forse anche di categoria superiore. Sono due giocatori che conosciamo benissimo, top per la categoria: conosciamo il valore dei due giocatori e nello stesso tempo cercheremo di dare loro tanta attenzione“.

Firenze credo che abbia fatto in quella appena trascorsa la migliore settimana da quando è qua: a livello fisico sta molto meglio, ma mi è piaciuto questa settimana che abbia iniziato a fare i movimenti che chiedo io, in maniera importante. Se riuscirò a portarlo a livello tattico su quelle che sono delle nostre idee è il giocatore che ci può far fare il salto di qualità, perché è ha una qualità pazzesca e che, quando inizia a giocare nella trequarti avversaria, mette in difficoltà tutti gli avversari perché ha tiro, ultimo passaggio e scelta della giocata importante. Sono molto contento di Marco, in questa settimana l’ho visto benissimo. Novella? Straripante negli ultimi due giorni di allenamento, non si prendeva in nessun modo: ha fatto due giorni pazzeschi. So che lui ha pagato tre errori a caro prezzo, perché a causa di questi abbiamo preso tre gol, è stato anche sfortunato. La mia idea di metterlo un po’ fuori è un po’ per scrollarlo anche un po’ di responsabilità, lasciarlo un po’ e di avere anche da lui una risposta in cui capisce di aver sbagliato ed esprime la volontà di riprendere la maglia. Ha fatto due allenamenti importanti, non so se domani sarà dalla partita fin dall’inizio però sicuramente è un giocatore che ci potrà dare una grande mano, perché sta facendo bene“.

Quando hai tanti giovani, per ottanta minuti rischi di fare una partita perfetta, all’82° ci sta che paghi un errore di un giovane che ti porta in svantaggio. La Juve ha dei giocatori con una qualità fisica e tecnica molto superiore a tutti gli altri, lo notavo nel riscaldamento: hanno una tecnica individuale e veramente importante, cioè diversa da tutte le altre squadre di Serie C. La Juve, in questo momento, essendo così giovane può pagare l’errore individuale che è poi la crescita del giovane, però io sono convinto che la Juve sia una squadra di grande qualità: gioca molto a calcio e ti fa correre tanto. Hanno sicurezza nella grande forza fisica, non hanno perso molti duelli più di noi:ad occhio nudo può dare la sensazione che li facciano con molta semplicità, cosa che può denotare mancato impegno, invece hanno una sicurezza nella grande qualità fisica che li fanno sembrare quasi semplici. Fanno anche i passaggi di piatto lo fanno con semplicità e qualità pazzesca, quindi non è poca cattiveria ma è grande qualità e grande conoscenza dei propri mezzi“.

Se sono felice di chi finora ha giocato meno? Sono molto contento. Milesi, Riggio, Firenze e Rosafio sono tutti ragazzi arrivati dopo il ritiro, quindi c’è stato un momento dove i ragazzi hanno avuto anche il down fisico perché ovviamente hanno pagato i carichi di lavoro che prima non avevano fatto. Sono contento di Vilardi, dei giovani che però avevano avuto un mese e mezzo per lavorare con noi, quindi erano favoriti. Rosafio sta tornando ai suoi livelli, lo vedo con una gamba importante e Marco (Firenze, ndr.) la stessa cosa. Da loro mi aspetto sicuramente molto di più e sono certo che lo daranno, però quello che dico sempre è che noi non dobbiamo avere undici titolari ma 15-16: in questo momento, su per giù, siamo lì perché ho delle scelte varie e importanti. Più titolari abbiamo e più il Potenza può dire la sua, perché gli undici titolari sono tutti competitivi e c’è molto equilibrio, a fare la differenza sono i cambi. La Juve è la squadra che ha segnato di più dall’80° in poi e ha messo in difficoltà anche noi, perché gli ultimi venti minuti forse è stata la squadra che ci ha messo più in difficoltà. La Juve ha una qualità che ti mette alle corde, alla lunga. Sono contento dei ragazzi che hanno fatto bene finora, sono certo che chi ha giocato meno ci darà tanto“.

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Immagine in evidenza: mister Pietro De Giorgio – crediti foto: pagina ufficiale Facebook Potenza Calcio (frame da video)

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