Bordo Campo

Piermario Morosini, quel tuo sorriso vive ancora in tutti noi

Oggi di qualche anno fa, il 2012 per l’esattezza, ci lasciava Piermario Morosini. Un ragazzo cui il “Dio del calcio” ha deciso che doveva ritirarsi molto prima del tempo.

Piermario, con quel suo sorriso puro, nonostante la vita gli abbia riservato tante amarezze e difficoltà. Con un post pubblicato su Facebook, la pagina “Romanzo Calcistico” fa un sunto perfetto della vita di questo ragazzo:

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Pieemario Morosini, frame da video ricordo del Padova Calcio

“Perché tutto questo? All’età di quindici anni perde la madre a causa di un brutto male. Nel 2003, a soli diciassette anni, vede scomparire anche il papà. Nel 2004 il dramma del fratello, che si tolse la vita. La sorella è affetta da una grave disabilità. Una vita piena di disgrazie ha segnato la vita di Piermario Morosini. Un’esistenza straziata, cocente e sfortunata per il centrocampista, che però non aveva mollato. Mai. Da grande uomo aveva reagito e aveva iniziato a inseguire il suo sogno: quello di giocare a calcio – si legge nel post.

“Tanti sacrifici, tanta passione, che gli avevano permesso di arrivare sino ad esordire in serie A oltre che in Under 21. Ma un giorno quel malefico destino, non sazio delle sventure del ragazzo, decise che doveva prendersi anche lui. Allo stadio Adriatico di Pescara, durante il match di B tra il Pescara e il suo Livorno, Piermario cade a terra. I momenti sono terrificanti. Per tre volte prova con tutte le sue forze a rialzarsi. Fino all’ultimo prova a reagire. Viene trasportato in ospedale, ma non ce la fa. Piermario ci lascerà, a soli 26 anni.

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Piermario Morosini, crediti: Wikipedia

“Sono passati sette anni ormai da quel tragico giorno, ma il suo ricordo è ancora vivo. Il suo ricordo non può morire”.

“Il suo esempio, la sua forza di volontà, il suo amore per il calcio, la sua voglia di vivere, mostrata fino all’ultimo respiro, fino all’ultimo attimo, non possono morire. Mai!”.

Redazione

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Foggia N•6/2018

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