Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
Il Foggia di mister Mirko Cudini torna a casa a mani vuote da Picerno: le reti del foggiano De Cristofaro al minuto 56 e di Santarcangelo all’85’ condannano i rossoneri alla sconfitta in un Donato Curcio sold out. Al termine della partita, il tecnico rossonero ha parlato ai microfoni di Antenna Sud, commentandola.
“Sicuramente non dovevamo prendere due gol in questa maniera, soprattutto con una squadra anche abbastanza schierata, su quasi due rinvii del portiere. Erano due situazioni su cui dovevamo fare meglio, al di là che sul secondo ci fosse fallo netto sul difensore che non è stato fischiato, però al di là di questo dovevamo essere molto più attenti. Su questi campi – dice Cudini – e con queste squadre qua bisogna essere sempre attenti: i duelli, le seconde palle, i contrasti e i rimbalzi sono sempre pericolosi in questo campo qua, forse qualcosa in questo siamo mancati. Devo però dire che la squadra fino al gol preso e anche dopo ci ha sempre creduto sostanzialmente, però questi due episodi ci hanno sicuramente un po’ sbilanciato l’inerzia“.
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Cudini è inoltre intervenuto in sala stampa: tutte le sue dichiarazioni.
Cos’è mancato nel secondo tempo? – “Come sapevamo, è venuta fuori una partita difficile. Loro molto reattivi e pronti nei duelli, noi abbiamo fatto un buon primo tempo anche se forse, come palleggio e situazioni, abbiamo forse concesso qualcosa in mezzo al campo, però devo dire che abbiamo fatto sostanzialmente un buon primo tempo. Nel finale di primo tempo abbiamo avuto i presupposti di poter andare in vantaggio con diverse occasioni importanti con Peralta, con due calci d’angolo e due situazioni da fuori dove il portiere loro è stato molto bravo. Abbiamo poi avuto la necessità di fare due cambi forzati tra il primo ed il secondo tempo, dovendo togliere Carillo e Vezzoni: devo dire che non abbiamo forse trovato quelle geometrie o distanze giuste nel riadattarci, ma ciò non significa che chi è entrato non ha fatto il suo dovere. Capiamo perfettamente che cambiando due quinti su un pacchetto arretrato le dinamiche non sono sempre subito da raggiungere. Abbiamo poi commesso due errori su due rinvii del portiere, prendendo due gol: non possiamo concedere questo, al di là della bravura degli altri credo ci sia molto demerito da parte nostra. Non voglio commentare alcune cose, ma credo che, in occasione del secondo gol, il fallo su Garattoni vicino al fallo laterale sia netto, dove ha precluso poi l’inserimento in area dell’avversario e la palla dentro per il raddoppio. Sono alcune situazioni che sicuramente non è che abbiano determinato la partita ma sicuramente indirizzata in un certo modo; non mi piace parlare di arbitri perché uno poi magari forse trova delle scuse, non è assolutamente una mia consuetudine, anzi una delle poche volte che ne parlo. È stata una conduzione forse non all’altezza, in una partita così, su un campo veloce, con una perdita di tempo nella ripresa eccessiva, al di là delle problematiche degli avversari. Ho fatto questa premessa ma non è una scusante: se abbiamo perso, gran colpa è la nostra. Il nostro cammino prosegue, c’è grosso rammarico perché avevamo grossa voglia e c’era grossa determinazione per poter fare risultato qua, però ci sono anche gli avversari e soprattutto nel secondo tempo non siamo riusciti a fare la nostra migliore prestazione. Andiamo avanti e continuiamo a lavorare per la settimana prossima, cercando di migliorare i nostri errori“.
È mancato qualcosa dal punto di vista mentale, caratteriale? – “Non abbiamo sottovalutato il Picerno, assolutamente. Il giorno dopo la buona partita di Benevento la prima cosa che ho detto è di resettare perché andavamo su un campo difficile contro un avversario difficile, con delle condizioni difficili e particolari. Se pensavamo di fare la stessa partita fatta con il Benevento con stadio diverso, spazi diversi, distanze diverse e velocità di gioco diversa avremmo commesso un grosso errore, ma di questo i ragazzi erano coscienti. Non abbiamo assolutamente sottovalutato l’avversario, ma un giorno in meno di recupero potrebbe avere inciso in qualcosa e magari qualche situazione forzata ci ha tolto un po’ di geometrie e situazioni. Ci abbiamo creduto fino alla fine ed i ragazzi in campo hanno cercato di fare il massimo fino alla fine; non ci possiamo permettere di commettere alcuni errori e disattenzioni con queste caratteristiche avversarie su questo campo“.
C’è un mal di trasferta per il Foggia? – “Non lo so, potrebbe essere una casualità o reale; abbiamo fatto una vittoria a Catania e buoni punti anche fuori casa. Non so se sia questo, so che abbiamo fatto buone partite e non abbiamo raccolto. È normale che per noi giocare in casa sia un fattore importante, con il nostro stadio ed il nostro pubblico così come magari lo è per il Picerno, però dobbiamo essere più forti di questo: in questo momento i risultati stanno dicendo che fuori casa non stiamo avendo il ruolino di marcia come quello che abbiamo in casa, quindi dobbiamo fare ancora meglio di quello che stiamo facendo perché non basta. Il calcio è giocare dentro, giocare fuori e non dovrebbe cambiare, però ci sono alcune dinamiche che vanno migliorate e questa squadra deve andare alla ricerca di questo“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
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