Non è la prima volta che si parla di ripescaggio per gli azzurri. Accadde già dopo lo scandalo in Ecuador e fu già spiegato perché non sarebbe potuto accadere. Lo stesso presidente Gianni Infantino si espresse quando a rischiare fu sempre l’Iran tempo fa: “Ripescaggio dell’Italia? Non scherziamo” – disse.
Sembra paradossale, essere arrivati ad un mese dal mondiale in Qatar, e dover spiegare – ancora una volta – perché l’Italia non sarà ripescata ai Mondiali. Ci dispiace? Certo che sì! Ci dispiace come tifosi, come italiani e poi come giornalisti. Ma purtroppo la realtà dei fatti è questa e c’è davvero poco da fare.
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Tutto è cominciato quando, da qualche giorno, si sta parlando di una possibile (quanto solo ipotizzata) esclusione dell’Iran dal Mondiale. Non è un’idea della FIFA bensì di alcuni attivisti iraniani, i quali hanno inviato una richiesta formale con l’obiettivo di sospendere la federazione del loro Paese ed estrometterla dalla rassegna iridata. Questo per via della repressione dei diritti civili all’Iran, in particolare quelli delle donne, che – per esempio – non possono nemmeno entrare allo stadio; proibizione che va contro ai regolamenti base della FIFA.
Tuttavia, come spiega il Corriere della Sera, è “molto difficile che l’appello degli attivisti venga ascoltato, perché non siamo di fronte a una guerra come nel caso della Russia o di una guerra civile come quella che portò all’esclusione della Jugoslavia da Euro 1992. Siamo nel campo, minato, dei diritti civili. Nel quale la Fifa non ha intenzione di avventurarsi“.
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Oggi è previsto ad Auckland, in Nuova Zelanda, un consiglio Fifa dove, nell’ordine del giorno, troviamo la voce “aggiornamenti sull’imminente Mondiale“.
Sebbene l’ormai noto paragrafo 6 dell’articolo 5, del regolamento della Coppa del mondo, sia piuttosto di libera interpretazione c’è da dire che la Federcalcio Italiana non è stata informata di nulla, neanche della più remota possibilità, “a Roma un ripescaggio non viene preso in considerazione” – scrive il Corriere della Sera. Nonostante l’ottimo ranking dell’Italia da campione d’Europa, se anche l’Iran dovesse essere escluso sarebbe più naturale richiamare la prima asiatica rimasta a casa, gli Emirati Arabi.
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Immagine in evidenza: Federico Dimarco – crediti: Nazionale Italiana di Calcio (pagina Facebook Ufficiale)
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