“L’ultima partita è stata correttissima, disciplinarmente fantastica – queste le parole del c.t del Manchester United, José Mourinho, in conferenza stampa allo Stadium di Torino dove stasera si daranno battaglia i bianconeri e Red Devils – Educazione prima e dopo la partita, la Juve ha fatto il suo lavoro, noi abbiamo fatto il nostro. E senza nessuna giustificazione i tifosi hanno avuto nel finale un comportamento che non è stato bello. Io sono arrivato alla conclusione che c’è solo una ragione per quello. E la ragione sono le tre dita (il riferimento è al triplete), nessuna ragione in più, perché il mio rapporto con la società è normale e corretto, il mio rapporto con Max è più che corretto, c’è anche amicizia, l’unico motivo sono ricordi negativi dei tempi in cui io sono stato in Italia”.
“La partita di calcio dura 90 minuti e specialmente quando l’avversario è forte dare un vantaggio di 20 minuti significa poi dover scalare una montagna. Stasera giochiamo contro una super squadra e se daremo troppo vantaggio sarà di nuovo troppo difficile”. Lo “Special One” non vede però la partita di oggi così determinante: “Non è una partita cruciale, indipendentemente dal risultato le nostre prossime partite contro Young Boys e Valencia definiranno le nostre sorti, se arriveremo secondi o in Europa League. Siamo venuti a Torino per vincere e non dobbiamo perdere. Vogliamo giocarcela e rimanere in partita, credo sia un’esperienza positiva per la squadra giocare contro squadre al top. Però per quanto riguarda la Champions non importa quello che succede qui e a Valencia, perché avremo ancora due giornate importanti. Lotteremo per la qualificazione fino all’ultimo. Questa poi è una partita così importante che non voglio pensare al dopo”.
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