Giovanni Zichella, crediti: ilcentro.it
Il 4 maggio è una data infausta per gli amanti del calcio; una data triste e nostalgica, quella il cui gli eroi granata persero tragicamente la vita.
Abbiamo chiesto ad un uomo che al Toro ha dedicato una buona parte della sua vita, il mister Giovanni Zichella, di parlarci di quegli uomini e del suo personale ricordo.
“Il mio primo ricordo è la prima volta che sono salito a Superga per commemorare gli Invincibili nel 76, avevo 12 anni il Torino aveva vinto lo scudetto e io giocavo nei pulcini, così tutto il settore giovanile andò a piedi alla Basilica. Poi ho avuto la fortuna di allenare il Torino nel settore giovanile per 19 anni e tutti gli anni salivamo tutti insieme con la prima squadra. Ho visto filmati di quella squadra, personalmente mi emoziona ancora adesso vedere il tifoso che suona la trombetta in tribuna e Valentino Mazzola si alza le maniche della maglia e iniziano il quarto d’ora granata”
“Valentino Mazzola e Guglielmo Gabetto“
“Non posso paragonare a nessuna squadra di adesso è sono sicuro che non ci sarà mai una squadra come loro, ma non solo per tattica – tecnica, ma per attaccamento alla maglia, mi dispiace dirlo, ma i valori di una volta non esistono più. Permettetemi questo, non mai avuto la fortuna di giocare nel TORO, ma ho allenato e cresciuto per 19 anni molto calciatori da TORO, perché ho avuto la fortuna di avere come colleghi negli anni dal 1990 – 2009 al Torino dei grandi Maestri: loro aiutavano con il gioco del calcio, il ragazzo a diventare uomo prima di tutto, insegnando ‘i veri valori della vita’ (chi ci riesce oggi è bravo!), trasmettevano nello stesso tempo Nozioni ed Emozioni, se poi era in possesso di doti per il calcio, diventava anche un bravo calciatore“.
Nella foto il Mister Giovanni Zichella, crediti: ilcentro.it
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