Il Foggia è ormai in tutto il mondo; abbiamo già raccontato storie di “foggianità” importata, come quella del Foggia Moscow oppure ancora quella di Gennadii Alekseev, il tifoso che segue il Foggia dalla Siberia.

Questa volta tocca a Pino Tredanari che da circa 20 anni vive negli Stati Uniti ma senza perdersi una partita del Foggia. Lo abbiamo raggiunto per chiedergli com’è tifare il Foggia da oltreoceano.

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Pino Tredanari Foggia
La sciarpa del Foggia sul belvedere del Monte Rushmore, foto di Pino Tredanari per lagoleada.it

La storia di Pino: “Forza Foggia” dall’America

Da quanto tempo vivi negli States?

“Saranno all’incirca 20 anni che vivo in California.

Come segui il Foggia?

“Il Foggia lo seguo con qualsiasi strumento di informazione prettamente web che possa essere con i social, il Calcio Foggia website, con le televisioni locali grazie allo streaming, le varie testate giornalistiche sul web.

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Foggia Pino
La sciarpa del Foggia sul belvedere del Monte Rushmore, foto di Pino Tredanari per lagoleada.it
Oltreoceano riesci sempre a seguirlo in diretta?

“Riesco anche a guardare le partite in diretta con l’app IPTV a qualsiasi ora, che sia di notte o pieno giorno.

Quando non ci riesci cerchi di evitare in qualche modo di sapere prima il risultato?

“Se il Foggia ha già giocato e non sono riuscito a vedere la partita cerco di evitare di saper il risultato, ma solo se riesco a vedere la replica della partita anche se questo è capitato poche volte”.

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Pino Foggia
Foto di Pino Tredanari per lagoleada.it
Quanto ti manca lo Zac?

“Lo Zac mi manca tantissimo, da adolescente sono cresciuto in curva sud, ma ogni volta che vengo a Foggia ci passo sempre. 4 anni fa grazie a Biagio Porricelli di Mitico Channel riuscii a portare tutta la mia famiglia sul prato dello Zac, e pensa te appena salì i gradini degli spogliatoi che portano sul terreno di gioco mi emozionai piangendo di gioia come un bambino guardando la Sud”.

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Intervista di Antonio Piazzolla per lagoleada.it – RIPRODUZIONE RISERVATA

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