domenica, 1 Giugno, 2025

Foggia, Schenetti: “Vogliamo riprenderci ciò che ci hanno tolto”

Foggia, le parole di Andrea Schenetti in conferenza stampa: "Sappiamo che qui non ci si può accontentare"

Nel pomeriggio di giovedì 7 settembre, il calciatore del Foggia Andrea Schenetti è stato a disposizione dei media in conferenza presso la Sala Stampa A. Fesce del Pino Zaccheria.

A Taranto è arrivata la sconfitta, ma il Foggia è piaciuto. La squadra si è adeguata al gioco di Cudini? – “Abbiamo fatto un buonissimo primo tempo, avremmo dovuto concretizzare un po’ di più la mole di gioco creata perché eravamo sempre in possesso della palla, ma abbiamo creato pochi pericoli veri. Sono arrivati tantissimi giocatori negli ultimi 5-6 giorni di mercato, quindi c’è bisogno di lavorare per conoscersi, amalgamarsi un pochino. Abbiamo fatto una buona prestazione ma portato a casa zero punti: questo non va bene, oltre alla prestazione poi ci devono essere anche i risultati, la cosa più importante“.

Quale schieramento potrebbe valorizzare al meglio Schenetti? – “Siamo passati da un 3-5-2 ad un 4-3-1-2 o 4-3-3, in base alla squadra avversaria stiamo un po’ cambiando. Ci vuole sicuramente del tempo per amalgamare bene una squadra con dei concetti e fluidità di gioco, anche se quel tempo fondamentalmente non ce l’abbiamo perché il campionato è già iniziato, dobbiamo essere veloci sotto questo punto di vista. Io sono a disposizione dell’allenatore e della squadra. Giocare 10 metri più avanti o più indietro, poi alla fine quello che fa la differenza è la squadra: se gioca un determinato tipo di gioco è normale che giocando 10 metri più avanti ci sono delle caratteristiche che vengono fuori rispetto al giocare 10 metri più indietro, però è la squadra che fa la differenza più che il singolo. Mi colloco dove il mister ritiene più opportuno“.

In un ipotetico tridente vero, dove si vede Schenetti? – “Nell’arco della mia carriera ho ricoperto un po’ tutti i ruoli dal centrocampo in su: sono partito da esterno d’attacco, poi sono passato a trequarti ed infine a mezzala, che ho fatto anche l’anno scorso. Con un 4-3-3 mi colloco bene sia come mezzala sinistra che esterno anche a sinistra, poi sarà il mister a decidere. L’importante, in questo momento, è trovare la fluidità di gioco di squadra, poi dopo il singolo si esalta se la squadra esprime un determinato tipo di gioco“.

Schenetti è tra gli esperti del gruppo. Alla luce del mercato e dello zoccolo duro rimasto, dove lui colloca il Foggia e che campionato può fare? – “Secondo me il Foggia può fare un buonissimo campionato, però ovviamente il campo è poi il giudice supremo. Siamo partiti male e dobbiamo lavorare tanto perché sono arrivati tanti giocatori negli ultimi giorni, quindi dobbiamo essere bravi a trovare la sintonia giusta, anche perché il campionato è già iniziato e sotto questo punto di vista dobbiamo essere veloci. Guardare troppo in là ora è un po’ sbagliato: il nostro obiettivo deve essere quello di lunedì, sappiamo di giocare in casa ed avere una partita importante, dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti e porci degli obiettivi, in questo momento, di settimana in settimana. Alla lunga del campionato vedremo poi dove potremo arrivare“.

Cosa ha spinto Schenetti a restare a Foggia? – “Sono voluto venire qua perché questa piazza mi dà qualcosa che in altre squadre non ho trovato. La mia permanenza è stata scontata perché volevo rimanere qui, poi soprattutto dopo la finale persa l’anno scorso – dentro di noi brucia ancora – abbiamo la voglia di rivalsa e di andare a riprenderci quello che, secondo me, un po’ ingiustamente ci è stato tolto perché meritavamo qualcosa di più. Ormai non possiamo guardare indietro, dobbiamo guardare avanti e ripartire con più rabbia di prima“.

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Andrea Schenetti Foggia-Cerignola
Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Audace Cerignola (playoff Serie C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Foggia, Schenetti: “Girone C più equilibrato. Qui c’è voglia di conquistare la B”

Cosa resta del percorso degli scorsi mesi e cosa può portare per la nuova stagione? – “La rabbia, che deve trasformarsi in voglia di rivalsa. Ci è stato tolto qualcosa che meritavamo, però ormai non si può più guardare indietro ma alla stagione attuale; quello che possiamo fare è cercare di andare a riprenderci quello che secondo me ci hanno tolto in maniera ingiusta“.

Che partita sarà col Giugliano e che idea si è fatto del girone Schenetti? – “Ci aspetterà una partita difficile perché il Giugliano ha cambiato poco e viene da una vittoria: secondo me verrà qua a fare una partita anche un po’ sporca, poi posso sbagliarmi. Sarà sulla falsariga di Taranto e noi dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che ci capiteranno per cercare di portare a casa i tre punti. Per quanto riguarda il campionato, secondo me ci sono tre o quattro squadre con qualcosa di più rispetto alle altre, però il girone C è sempre complicato e molto equilibrato; al momento non vedo un Catanzaro dell’anno scorso, però magari poi col passare del tempo qualche squadra verrà fuori di più. Quest’anno al momento vedo molto più equilibrio rispetto all’anno scorso, poi dopo col passare del campionato non si sa“.

Cosa sta portando Cudini di nuovo e qual è l’obiettivo personale di Schenetti? – “Il mister ha portato delle sue idee che la squadra piano piano sta cercando di assimilare: sono di fraseggio e verticalità, poi dipende anche dal modulo con cui giochiamo perché ad esempio il 4-3-1-2 è molto più verticale rispetto al 4-3-3 perché non c’è ampiezza, quello poi dipende anche dal sistema di gioco. A livello personale sicuramente cercherò di fare più gol perché l’anno scorso è un aspetto che mi è mancato, però poi quello che conta è la squadra più che il mio obiettivo personale“.

Quanto può incidere l’affetto dei tifosi per questo campionato? – “L’immagine di quello stadio (aveva pubblicato sui social uno scatto dei tifosi nella finale playoff d’andata con il Lecco ndr.) è qualcosa di incredibile: come ho detto l’anno scorso in un’intervista a fine partita col Cerignola, in questo stadio può succedere di tutto. Questo stadio ti trasmette qualcosa che è incredibile da giocatore, sai che le partite non sono mai finite e la spinta è sempre importante: dobbiamo essere bravi noi come squadra a trascinare i tifosi come l’anno scorso, questo è un aspetto importante perché devono vedere quanto sudiamo la maglia, quanto teniamo al Foggia. I nostri tifosi sono importanti e dobbiamo essere noi a trascinarli“.

Che prospettive il patron Canonico ha dato ai calciatori per la nuova stagione? – “Il presidente ci ha chiesto massimo impegno e l’obiettivo penso sia quello di arrivare ai playoff. Personalmente, penso che una piazza come Foggia debba essere ambiziosa e noi all’interno dello spogliatoio sappiamo che a Foggia non ci si può accontentare. È una cosa che noi vecchi dobbiamo trasferire ai giovani perché qui c’è voglia di conquistare questa famosa Serie B: adesso è inutile fare proclami in questa fase, però dentro di noi dobbiamo sapere di essere ambiziosi per il Foggia“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

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