Foggia, Zauri: “Rispetto per il Crotone, ma vogliamo vincere”

Immagine in evidenza: mister Luciano Zauri - crediti foto: canale ufficiale YouTube Calcio Foggia 1920 (frame da video)
Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Foggia Luciano Zauri ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Crotone, in programma alle 15:00 di domani, sabato 30 novembre: tutte le sue dichiarazioni.
“Siamo contenti e soddisfatti per il piccolo percorso che abbiamo fatto, da quando sono arrivato: un percorso fatto di sofferenza e gioie che hanno portato sicuramente a dei punti che onestamente sono l’unica cosa che contano, nel calcio in generale ma in particolare nella situazione in cui eravamo. Affrontiamo una squadra molto forte, che viene da un periodo lungo di vittorie e pareggi, quindi è una squadra molto solida, però personalmente credo che non sia una partita della svolta perché dobbiamo pensare di aver creato un piccolo percorso – se riuscissimo a fare tutte vittorie o pareggi tutti saremo contenti, ma dobbiamo essere forti nel poter assorbire qualsiasi cosa. Si tratta di una partita molto importante, ma non decisiva per nessun tipo di chissà quale viaggio: noi siamo ben concentrati e lo abbiamo visto in campo quanto i ragazzi lottino in ogni singola palla, a discapito magari di qualche giocata a effetto i ragazzi oggi prediligono fare tutto quello che serve per poter portare a casa la pagnotta“.
“Indisponibili? Santaniello sicuramente non ci sarà e Vezzoni è squalificato. Per quanto riguarda Da Riva stiamo aspettando un piccolo test, ma potrebbe esserci come non esserci“.
“Se ho risolto qualche problema psicologico? No, non penso di essere così bravo da questo punto di vista, altrimenti farei altro. Il concetto di divertimento per me non esiste, quindi magari chi lo ha detto dei miei ragazzi (qualche giocatore ha dichiarato di “divertirsi di più”, ndr.) chiaramente lo ha detto perché si sentiva forte e in fiducia. Io non dico nemmeno a mio figlio che ha 12 anni, quando va a giocare nella sua squadra di calcio, di divertirsi perché per me il divertimento è quando gioca alla PlayStation: quando si va in campo il divertimento non esiste, esiste una squadra che ha voglia di fare bene, vincere le partite e allenarsi bene quando è in settimana. Il concetto di avere la squadra in fiducia e supportare i ragazzi mi sento un po’ di metterlo su, soprattutto per come abbiamo iniziato ma in generale è il mio modo di fare. I ragazzi vanno sostenuti nel bene e nel male: non bisogna esaltarli quando le cose vanno bene, ma non bisogna ammazzarli quando le cose vanno male. Quando sono arrivato non c’era bisogno di bastonare questi ragazzi, perché già loro erano giù sentendosi chiaramente responsabili della situazione – non erano secondo me gli unici responsabili ma comunque in parte lo erano“.
“Finora sicuramente mi ha soddisfatto la disponibilità di questi ragazzi. Siamo ancora in difficoltà, ma rispetto a tre settimane fa stiamo leggermente meglio: quando si aiuta qualcuno, dall’altra parte ci vuole predisposizione anche a farsi aiutare. Ho trovato un gruppo che aveva voglia di rimettersi in gioco, di dimostrare che magari non era quello che è stato nei primi mesi. Per quanto riguarda la condizione fisica, c’erano e ci sono tutt’ora dei ragazzi con dei piccoli acciacchi che stiamo cercando di gestire; quando dicevo che stiamo cercando di recuperare qualcuno – e lo abbiamo fatto in parte per qualche calciatore -, ciò permette magari di non rischiare oltremodo un giocatore che magari è ad alto rischio di infortunio, quindi magari si riesce a far giocare un altro calciatore e non si rischia per forza uno con alta probabilità di farsi male“.
“Affrontiamo una squadra che è davanti a noi in classifica e per tale dobbiamo affrontarla. Il concetto di paura del calcio non esiste, per quanto mi riguarda: abbiamo grande rispetto per il Crotone ma vogliamo fargli male e vincere la partita. Useremo le nostre armi, sappiamo appunto che abbiamo di fronte una squadra molto forte e compatta, che viene da un periodo importante con una buona proposta di calcio, però si parte chiaramente da 0-0. Abbiamo tutte le armi per poter fare male al Crotone“.
“L’importante è credere in quello che si fa“.
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Foggia, Zauri: “Che giochi uno o l’altro è indifferente… L’obiettivo è vincere”
“Dobbiamo partire da una base, quella che abbiamo ottenuto nelle ultime tre partite, con l’atteggiamento di non mollare, rendersi tutti disponibili nelle due fasi, voler aiutare quando gli altri hanno la palla ed essere pronti a partire quando lo possiamo fare. Dobbiamo migliorare un po’ dappertutto: siamo qui da da poco e stiamo cercando di lavorare su un discorso mentale e anche fisico, nel senso di cercare di recuperare qualcuno. Adesso abbiamo trovato un minimo di credibilità da tutti i punti di vista, bisogna fare uno step in avanti che speriamo arrivi già domani, ma credo molto nel percorso: stiamo lavorando affinché le cose vadano bene a partire da domani, ma in generale a lungo termine“.
“Cerchiamo di dare una sistemata un po’ a tutte le cose, non perché le cose prima non fossero buone ma chiaramente ognuno porta quello che crede sia meglio fare. Ho uno staff importante, con delle persone che lavorano sotto gli aspetti difensivo e offensivo, quindi poi le cose vengono messe insieme ed è chiaro che qualche gol l’abbiamo fatto – siamo riusciti a prenderne solo uno, a volte è anche questione di fortuna ma bisogna anche cercarsela secondo me – e quindi in questo momento abbiamo privilegiato un po’ tutti gli aspetti di questa squadra. Quando una squadra non è in fiducia, tende a volte a stare qualche metro dietro non per scelta ma perché l’avversario inconsciamente ti porta a fare qualche piccolo passo indietro per paura di tornare o di subire. All’interno di una gara ci sono più gare, quindi dobbiamo essere pronti mentalmente e fisicamente ad accettare quello che poi anche l’avversario ti propone“.
“L’unico reparto dove eravamo in abbondanza era appunto l’attacco. Quando sono arrivato avevo molta scelta e tante soluzioni con caratteristiche diverse: abbiamo avuto l’infortunio di Sarr, che comunque aveva fatto bene finché aveva giocato, Santaniello idem. Adesso ha giocato Murano, per motivi anche numerici potremmo pensare di mettere Emmmauso come prima punta – è un’alternativa, è un giocatore che può giocare un po’ dappertutto e in questo momento possiamo pensare anche di utilizzarlo davanti“.
“Sarà possibile vedere Millico ed Emmausso insieme? Sì, assolutamente. Ho cercato all’inizio di vedere velocemente quello che poteva essere più utile, adesso stiamo conoscendo i calciatori un pochettino meglio sia umanamente che calcisticamente; mi piace molto anche entrare a livello umano con i ragazzi, ci stiamo conoscendo con pregi e difetti e cerchiamo di portare tutti quanti nella migliore condizione fisica e anche mentale“.
“Se ho dedicato tempo a chi era un po’ giù di morale e fiducia? Sì, per certi versi sono stato un po’ il calciatore vecchio che dà consigli ai giovani. Quando si allenatori si è altruisti, quando si è calciatori si è più egoisti perché si pensa più a sé stessi. Che giochi Tizio o Caio per me è indifferente, l’importante è che il Foggia vinca: si è cercato di andare un po’ a trovare quei ragazzi che magari erano un po’ in difficoltà, però ho trovato un bel gruppo che aveva voglia di sentirsi apprezzato e di migliorarsi, perché era stato buttato un po’ giù dalle prestazioni altalenanti e dagli scarsi risultati. La determinazione del gruppo è stata importante, per me è stato anche abbastanza semplice insieme con lo staff: ci piace stare coi ragazzi e lasciamo loro i propri spazi per non diventare oppressivi, ma il Foggia è uno solo… Quindi prima cerchiamo di essere una cosa sola e prima usciremo da questa situazione“.
“Possibile tridente Emmausso–Murano–Millico? I calciatori che oggi schieriamo sono comunque tutti offensivi e con caratteristiche, presupponendo un gioco offensivo; predisposizione al sacrificio e voglia di aiutarsi fanno la differenza per l’utilità di un giocatore in una partita anziché di un altro. Io non ho nessuna preclusione verso nessuno: che giochi l’uno o l’altro è indifferente, il Foggia deve vincere. Il talento di Millico, Orlando, Emmausso, Murano e di tutti gli altri non è certo merito mio, ma di Madre Natura. Noi dobbiamo mettere i ragazzi nelle migliori condizioni di potersi esprimere, ma poi sta chiaramente a loro: questo non è uno scaricare responsabilità, ma io ho dei giocatori molto bravi e non l’ho mai nascosto. Chiaramente, dobbiamo far sì che questo si veda anche in campo oltre che con le chiacchiere“.
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