Il calcio è come la giustizia, a volte si fa aspettare. A volte quel pallone fa giri immensi prima di finire in una rete, nella rete giusta; prima di dare il merito ad una squadra blasonata, ad una piazza calorosa, ad un pezzo di storia. E adesso il Foggia ha chiuso un vecchio conto, aperto da troppo tempo.
Quello ad Avellino e risalente al 2007, quando i lupi eliminarono in casa i satanelli per 3-0, nella finale di play-off che avrebbe regalato ai rossoneri una Serie B che mancava da tanto, troppo tempo. E pensare che le cose non erano iniziate nemmeno col piede giusto, con la RAI che ha avuto diverse difficoltà a trasmettere la diretta della gara.
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Un primo tempo non brillantissimo che ha visto gli irpini portarsi subito in vantaggio al 17simo del primo tempo con Bove. Ma questo non ha fermato i rossoneri è quella voglia di riscatto covata da troppo tempo.
Prima Merola al 56’ pareggia i conti poi Nicolao sigla il definitivo 1-2 al 74’: è una bolgia, le immagini parlano da sole. La piazza può gioire, un sogno si è avverato: un riscatto che vale il passaggio del turno. E adesso il Foggia può sognare.