Nel pomeriggio odierno, il tecnico del Foggia Mirko Cudini ha presentato la sfida di campionato con il Brindisi, in programma alle 16.15 di sabato 14 ottobre: tutte le sue dichiarazioni.
Nuovi accorgimenti in difesa per domani? – “A Monopoli abbiamo subìto qualcosa in più delle altre volte ma non è dato dagli uomini in campo: il Monopoli portavano i loro attaccanti, soprattutto Starita, fuori zona e attaccavano con inserimenti, abbiamo un po’ sofferto questo. Non significa che la posizione di Riccardi non fosse giusta e le caratteristiche di Riccardi non fossero quelle giuste, assolutamente: è stata una linea inedita, era la prima volta che giocavano insieme, non sono preoccupato. Dobbiamo dare il tempo agli ultimi arrivati come Davide di inserirsi in un contesto e nella conoscenza dei compagni. Ogni giocatore è diverso dall’altro: non possiamo pensare che Davide sia uguale a Marzupio per tanti aspetti, ognuno ha le proprie caratteristiche che secondo me possono sposarsi bene con il resto della squadra“.
Contento del livello di intensità del pressing dei centrocampisti? – “Sono contento, nel secondo gol di Monopoli abbiamo recuperato palla poco oltre la metà campo coi centrocampisti ed abbiamo subito verticalizzato. Sono contento, perché nonostante abbiano caratteristiche tecniche più di palleggio che di quantità, si stanno abituando molto bene, sono contento. Certo, c’è da migliorare, però questo fa parte del percorso e del lavoro giornaliero, che poi andiamo a verificare di domenica in domenica. Domani abbiamo una partita importante con una squadra che sta bene fisicamente, una neopromossa con delle caratteristiche ben precise, cercheremo di mettere in campo la migliore formazione“.
La classifica del girone C è molto corta. Quale può essere l’arma vincente del campionato? – “Che sia un campionato livellato ed equilibrato si è capito da subito, in questo momento non c’è una squadra che la può fare da padrona: questo fa sì che ogni partita sia combattuta, equilibrata e giocata a volte sul filo del rasoio con i dettagli. Quale sia l’arma migliore non lo so, sicuramente la continuità di rendimento, prestazioni e risultati fa sì che la squadra riesca a mantenere una posizione di classifica equilibrata. La continuità nelle mie squadre mi è sempre piaciuta, perché avere troppi alti e bassi a volte non paga, la continuità di prestazioni e risultati può fare la differenza alla lunga“.
Come stanno gli infortunati? – “Il problema più grande che vorrei avere è avere tutti a disposizione ogni volta che si gioca. Siamo su questa buona strada: abbiamo recuperato due–tre giocatori di quelli che stavano fuori, qualcuno ancora non sarà pronto ma da lunedì si allenerà con noi a pieno regime. Contiamo di recuperare tutti per la prossima partita, però sono contento che due-tre ragazzi sono rientrati in squadra e saranno a disposizione domani. Rientrano Garattoni, Beretta e Rizzo in questo momento“.
Cosa deve fare il Foggia domani per dare continuità e vincere? – “Un’ottima prestazione, controbattere le armi del Brindisi, squadra che sta giocando anche abbastanza bene e ha una mentalità ben precisa, offensiva e caratteristiche ben chiare a livello agonistico, è una realtà che si sta evolvendo abbastanza bene. Sta a noi cercare di imporre la partita, averne il controllo e non subirla: lo possiamo fare, ne siamo in grado. A volte non siamo stati padroni del gioco, ma ci sono anche gli avversari. Domani giochiamo in casa, la nostra forza sono il pubblico e l’ambiente“.
Sul caso scommesse che sta facendo clamore in questi giorni – “Sicuramente non sono cose che fanno bene all’ambiente, al calcio. Qualche anno fa siamo passati con qualcosa di eclatante, importante ma evidentemente a volte non basta mai. Ognuno credo sia responsabile di sé stesso: noi sportivi abbiamo regole ben precise, credo questo vada rispettato. Stando al di fuori da quella situazione si fa fatica a capire, però posso dire che a volte intorno ai calciatori girano tante persone che a volte non sempre fanno bene e condizionano in senso positivo l’atleta o lo sportivo. Non voglio dire sicuramente che la colpa sia di chi sta vicino a questi ragazzi, ma bisogna fare delle scelte ben precise: i calciatori devono essere molto più realisti, professionali e uomini sotto questo aspetto. Mi dispiace che queste cose capitino soprattutto a ragazzi: mi auguro non sia qualcosa di così grave, quando poi si toccano calciatori della Nazionale, importanti c’è sempre un clamore più grande. Mi auguro si risolva tutto nel migliore dei modi“.
In cosa sta piacendo la squadra a Cudini e “quanto sono disponibili” i tre che rientrano? – “Il filo che lega un po’ tutto è la convinzione nel fare le cose, la disponibilità dei ragazzi a prescindere dal modulo e dalle posizioni in campo, quella mentalità che stiamo cercando di mettere dentro: il modulo è flessibile, gli interpreti possono a volte incidere ma è l’idea di calcio che si vuole avere che a volte fa la differenza. Il filo logico può essere la duttilità dei ragazzi a disposizione: giocatori che si sanno adattare in ruoli diversi è un pregio ed una fortuna che un allenatore può avere, sono giocatori nuovi in questa piazza che vogliono farsi conoscere e hanno stimoli alti, credo si veda di allenamento in allenamento. Credo questo possa essere il filo logico che lega prestazioni e risultati, poi dopo le giocate vanno fatte meglio, lo sviluppo va fatto meglio ma ora devo anche dire che stiamo facendo necessità in alcuni ruoli: con tutti a disposizione possiamo riuscire a creare meglio anche i movimenti e le caratteristiche dei calciatori ben precise. I ragazzi rientrati si sono allenati in settimana con noi, dire che possono fare 90 minuti ad alto livello non lo so, dipende dal ritmo partita e da tante situazioni: sono giocatori che possono sia partire dall’inizio ma soprattutto dare il loro grosso contributo eventualmente a partita in corso“.
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Foggia, Cudini: “Il derby è una gara importante. Schenetti per me è importante, Embalo non ci sarà”
Determinate assenze non mettono Cudini nella condizione di esprimere determinati concetti di gioco? – “Le caratteristiche di alcuni giocatori a volte condizionano il modo di essere in campo ed interpretare la partita. A volte bisogna sapersi adattare e non pretendere qualcosa da qualcuno che non può farlo, sarebbe controproducente per il calciatore e la squadra. Quando non si può fare pressing alto, è giusto stare un po’ più indietro e cercare di chiudere gli spazi; questo non è proprio il mio modo di pensare ma passa anche per il mio percorso di crescita in queste situazioni, cerco di adattarmi al meglio per mettere i ragazzi nelle condizioni migliori di esprimersi, sennò non possiamo pretendere quello che non possono dare. I meriti vanno a loro che si mettono a disposizione per poter fare qualcosa anche non nelle proprie corde. Chi fa questo lavoro deve essere bravo ma anche fortunato nell’avere giocatori che si mettono a disposizione nel credere in quello che si fa, perché se non c’è la disponibilità dei ragazzi si può fare ben poco. Di questo sono molto contento, però dobbiamo crescere, perseverare e cercare di mettere quei tasselli che mancano per poter essere una squadra altamente competitiva“.
Ci sono le caratteristiche per produrre il calcio di Cudini? – “Credo di sì, abbiamo preso giocatori funzionali all’inizio anche se non siamo riusciti a prendere tutte le caratteristiche che volevamo, ma ci sono caratteristiche per poter fare questo. Ciò non significa che gli altri non siano idonei, ma possono dare il loro contributo a partita in corso, mi piace variare. Sono molto contento, domani dobbiamo fare una prestazione di quelle che forse Foggia è abituata a fare su un campo di casa con un grande pubblico in un derby, che poi è sempre uno stimolo in più“.
Su Schenetti, uno degli imprescindibili della rosa rossonera – “Andrea sta migliorando di partita in partita, come ruolo, prestazione ed idea di calcio per quello che vogliamo fare. Quello che fa spesso ed è riuscito a fare domenica scorsa penso sia stato molto importante e qualitativo. Ce lo aspettiamo sempre: a volte per giocate o visioni diverse perdiamo questo tempo di gioco, ma Andrea deve andare alla ricerca di quello, perché la sua qualità può far sì che gli altri sfruttino occasioni da gol. Sono molto contento della sua duttilità, disponibilità che dà anche nella fase di non possesso ed abnegazione: lui per me è un giocatore importante ed è inutile dirlo. Dire che farà 38 partite non lo so, ma ci dà qualità ed esperienza“.
Su Embalo, assente domenica col Monopoli – “Embalo non era nelle condizioni domenica di poter essere utilizzato: è venuto per qualche minuto in panchina con la possibilità di poterlo schierare per piccole frazioni di gioco ma non c’è stata nemmeno questa possibilità, abbiamo deciso di non rischiarlo. Per ora è fuori perché non è stato disponibile domenica scorsa, in questa partita non è a disposizione e lo recupereremo ci auguriamo per settimana prossima. Sono situazioni che ci possono stare. Embalo e altri sono arrivati nelle ultime battute di mercato con preparazione diversa: avendo necessità di disponibilità in campo come ruoli, abbiamo cercato di forzare alcune situazioni e questo non ci ha pagato. Stiamo pagando un po’ questo ma stiamo cercando di metterli nelle migliori condizioni nel minor tempo possibile senza forzare nulla: è inutile rischiare un giocatore per perderlo per più partite, ci prendiamo qualche giornata in più per averli a disposizione“.
Sul derby di domani – “Il derby, al di là che può essere senza tifosi ospiti, è una partita importante. È una neopromossa che torna nel calcio professionistico dopo tanti anni: Foggia-Brindisi può essere una partita importante e stimolante. Il Brindisi, anche se è partito in ritardo, sta dimostrando sul campo che può starci in questo campionato e molto bene: ha a disposizione calciatori di categoria col mercato fatto. È un derby sentito, che va giocato ed agonisticamente valido, speriamo di portarlo dalla nostra parte“.
Che idea si è fatto Cudini di Foggia e dei foggiani? – “Sono rimasto positivamente sorpreso, si parla sempre di Foggia come città difficile e non molto pratica. Qui si vive anche bene, a prescindere che vivo h24 allo stadio, ma quel poco che esco devo dire che si vive tranquillamente e bene“.
Taglierebbe Cudini i capelli in caso di Serie B? – “Per vari obiettivi è sempre stata posta come domanda, quindi evidentemente il mio capello non piace (ride ndr.). Credo possa essere il minimo per raggiungere un obiettivo così importante, credo il sacrificio si possa fare! Non c’è stata mai occasione di tagliarli? Devo dire che non ho mai assecondato la richiesta! Anche se si è raggiunto l’obiettivo, spesso ho è stato esaudito questo desiderio. Qui lo prometto“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)