Giovanni Consalvi, segretario FSP - Polizia di Stato Foggia
In seguito alle tante dichiarazioni, avvenute da entrambe le parti dopo i fatti di Foggia-Avellino, abbiamo deciso di vederci chiaro e intervistare personalmente Giovanni Consalvi, il segretario provinciale Federazione Sindacati di Polizia (FSP – Polizia di Stato).
Con Consalvi abbiamo fatto il punto della situazione su quanto successo, oltre a spiegare la decisione del Sindacato di Polizia che richiede la chiusura del settore ospiti dello stadio.
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”Si, questo sicuramente, anche perché la Lega ha chiesto al prefetto di Foggia di aumentare il numero di biglietti da mettere a disposizione della società dell’Avellino. Quindi se era stato messo a disposizione un numero di biglietti inferiore è proprio perché si temeva che poteva succedere qualcosa e per gestire meglio la situazione dell’ordine pubblico, situazione che è stata gestita egregiamente devo dire tant’è che fino all’arrivo degli ospiti allo stadio non sono stati registrati incidenti e intemperanze da parte dei tifosi. Si è dato modo ai tifosi dell’Avellino di venire a Foggia e godersi la partita però evidentemente questo atto di ‘coraggio’, se così vogliamo chiamarlo, da parte del prefetto e del questore non è stato considerato dai tifosi dell’Avellino”.
“Noi non reputiamo ‘alcune’ partite a rischio perché ogni partita è a rischio, perché anche lì dove c’è una partita con squadre gemellate basta un nulla per andare in escandescenza o per degenerare in uno scontro. Noi ancora una volta proponiamo che vengano chiusi gli spalti dei settori ospiti, vogliamo che allo stadio ritornino le famiglie, con i figli, in modo tranquillo a godersi la partita. Perché i tifosi che vanno in trasferta, ormai è inutile che ci nascondiamo dietro ad un dito, vanno a cercare il contatto e lo scontro”.
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“Sono circa una quindicina i poliziotti feriti, oltre a un paio di vigili del fuoco feriti e curati al pronto soccorso della città”.
”Nel caso specifico della partita contro l’Avellino era previsto che i supporters avellinesi arrivassero a Foggia entro le ore 18:00, proprio per dare modo alle forze dell’ordine di controllare che non avessero al seguito armi bianche oppure fumogeni e cose del genere; però purtroppo non sappiamo fino a quanto sia stata una cosa casuale, se non voluta proprio dagli avellinesi, quella di arrivare in ritardo, perché sono partito in ritardo da Avellino, sono arrivati in ritardo a Foggia, quindi capisce bene che poi una volta che arrivano a Foggia con la partita già iniziata, si fa un sommario controllo all’arrivo anche perché si innescherebbe tutta una situazione di ribellione da parte dei tifosi e l’ordine pubblico verrebbe meno”.
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