La prestazione di carattere mostrata ieri dal Foggia lascia ben sperare per il futuro. Dovevano essere due trasferte insidiose, ma i rossoneri, sia ad Avellino che a Catania, ne escono (quasi) alla grande. Il “quasi” diventa addirittura un rammarico se si pensa che al Partenio-Lombardi di Avellino, il Foggia avrebbe potuto anche vincerla. Ma la clamorosa occasione sciupata da Patierno nel finale di gara, bilancia un po’ le cose.
Da Avellino a Catania: 4 punti…e non solo
Le due trasferte lanciano dei segnali importanti: il Foggia c’è e la cura di Cudini sta funzionando. Giovedì scorso i rossoneri non hanno brillato contro la Virtus Francavilla, gara in cui si è accentuata la sterilità offensiva. La partita di ieri sera, contro il Catania, smentisce l’inizio un po’ sottotono dei rossoneri. Al Massimino, davanti a poco meno di 20.000 spettatori sugli spalti, il Foggia si è presentato con un atteggiamento umile, ma nello stesso tempo cattivo.

Ordinato bene dal punto di vista tattico, la squadra si è dimostrata anche cinica, soprattutto nel momento migliore del Catania. I padroni di casa, anche sfortunati in alcune occasioni, subiscono il colpo e alla fine calano psicologicamente, cosa che gli uomini di Cudini non fanno. Infatti, al 94’ Tonin non molla, ci crede fino alla fine, approfitta dell’incertezza tra portiere e difensore e spinge in rete il pallone del 2-0. Quattro punti (Avellino e Catania) e squadra ordinata, cinica e sempre mentalmente in partita. Tre elementi fondamentali che mister Cudini ha inculcato nella testa e nelle gambe dei ragazzi.

I senatori della squadra guidano i giovani: Di Noia detta i tempi a Marino e Martini; Marzupio e Carillo, seppur nuovi in questo Foggia, reggono alla grande in difesa; Garattoni, spinge sulla fascia e incita i compagni; Peralta tuttofare in avanti e il subentrato Schenetti che tiene palla sull’1-0 e rimprovera i compagni (come è accaduto con Idrissou), pretendendo da loro di tenere alta la concentrazione.
Appuntamento domenica 1 ottobre allo Zaccheria con la Turris per riconfermarsi.
Foto in evidenza di Federico Antonellis – Calcio Foggia 1920.