martedì, 3 Giugno, 2025

Fattore imprevedibilità, Cudini ha creato un Foggia “double face”

Cudini dosa con attenzione i due moduli ben congeniati per questo Foggia che sta riscrivendo il suo finale di stagione

Rassegna stampa del 29 Marzo 2024. Il Corriere dello Sport dedica spazio al Foggia: “Chi l’ha detto che il 4-3-3 sia il modulo di gioco che predilige Cudini? L’impostazione di partenza sarà pure quella, ma il tecnico del Foggia varia la partitura quasi ad ogni partita. E adesso che la squadra risponde di più ai comandi, il trainer marchigiano appare sempre più persuaso dall’idea di potersi giocare maggiori chances sul fattore dell’imprevedibilità. Per gli avversari, s’intende. È soprattutto in funzione delle formazioni che il Foggia si ritrova di fronte che la disposizione tattica dei rossoneri si adatta”.

Nell’ultimo Messina-Foggia è stato infatti riesumato il 4-3-3, a specchio con i peloritani di Modica (disposti nel più articolato 4-2-3-1) per il ritorno di Rizzo in marcatura (al posto dello squalificato Riccardi) in coppia con Ercolani, Silvestro e Salines tenuti più bassi sulle corsie esterne. Il ritorno della difesa a quattro non accadeva da sei partite (Brindisi-Foggia, derby vinto 2-0 in terra adriatica), sembrava anzi che il Foggia fosse ormai andato strutturandosi sui tre centrali difensivi e due esterni larghi. Tuttavia Cudini dosa con attenzione i due schemi di riferimento: continua ad adattarsi all’avversario, ma non è una regola fissa. Vediamo qualche esempio: contro la Juve Stabia il tecnico ha deciso per il 3-4-3, speculare alla disposizione dei campani, sebbene in quella partita il Foggia lamentasse una forte penuria di difensori centrali (out per febbre alla vigilia Salines e Di Noia, oltre a Carillo e Marzupio lungo- degenti)”, si legge.

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Il Foggia double face di Cudini

La scelta fu saggia e vincente a conti fatti: i due gol-partita portano infatti la firma dei difensori Riccardi e Ercolani. Gli equilibri in campo per un po’ non mutano: il Foggia resta con la difesa a tre nonostante il 4-3-3 del Sorrento impostato da Maiuri; anche il Picemo (nel turno precedente di campionato) si schiera con quattro difensori (4-2-3-1), ma il Foggia non cambia. Cudini ripropone il 3-4-3, questa volta a specchio, anche contro il Benevento di Auteri così come aveva fatto allo Zaccheria contro il Crotone di Silvio Baldini (4-3-2-1). I rossoneri si affidano al 4-3-3, come accennato, in Brindisi-Foggia (0-2), mentre gli avversari sono disposti nel più tradizionale modulo riconducibile al 3-5-2″, scrive ancora CdS.

Il capolavoro tattico di Cudini, se cosi possiamo definirlo, avviene in Foggia-Monopoli gara menomata dall’espulsione del rossonero Silvestro dopo appena 3 della ripresa: con il Foggia in inferiorità numerica per l’intera ripresa e raggiunto sul 2-2, il Foggia provò a coprirsi con un altro difensore, Riccardi (subentrato a Rolando) e a reagire con la spinta di Tenkorang (per Tascone) e soprattutto l’autore del 3-2 Gagliano (assist di Millico), subentrato a Santaniello. La mossa della disperazione e per certi versi anche dell’audacia: il palo e una gran parata di Perina nel finale evitarono il 3-3. ma questa, per il momento, è un’altra storia”, conclude il quotidiano.

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