ESCLUSIVA, Ermanno Fumagalli: “Playoff? Non molleremo di un centimetro”

Ermanno Fumagalli in Foggia-Nardò

Immagine in evidenza: Ermanno Fumagalli in Foggia 4-3 Nardò d.c.r. (Coppa Italia Serie D, stagione 2019/2020) - crediti: foto di Antonio Errichiello/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)

In esclusiva, per i lettori de lagoleada.it, abbiamo intervistato il numero 1 del Foggia, l’estremo difensore Ermanno Fugamalli, parlando con lui dei playoff, del futuro, del rapporto coi tifosi e degli idoli di una vita.

Ermanno, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito; quanto è importante il calore dei tifosi dello Zaccheria e quanto sta mancando in questo travagliato – a causa della pandemia – periodo?

“I nostri tifosi sono importantissimi, sono il nostro ‘uomo’ in più e sicuramente ci mancano tantissimo, ti trasmettono una carica che in pochi sanno fare”.

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Cerignola- Calcio Foggia 1920
Cerignola-Foggia, foto di Antonio Errichiello
Qual è la parata che reputi migliore/la più bella tra tutte quelle che hai fatto con la maglia del Foggia?

“La mia parata più bella sarà la prossima che farò!

C’è un portiere che hai sempre stimato e, magari, che consideri come punto di riferimento anche del tuo stile di gioco?

“Gigi Buffon è stato e continua ad essere il mio idolo. Lo reputo il più forte del mondo”.

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Foggia-Nardò
Coppa Italia, Serie D. Foggia – Nardò, foto di Antonio Errichiello
Il Foggia, quasi da “underdog”, ha disputato sinora un solido campionato: dove può arrivare secondo te questa squadra, considerando il medio-lungo periodo?

Lo deciderà il campo fin dove possiamo arrivare, ma se giochiamo mettendo in campo le nostre tipiche caratteristiche quali la fame, la capacità di sacrificarci e quella voglia di non mollare nemmeno di un centimetro sono certo che daremo molto fastidio. Nessuno ad inizio stagione avrebbe scommesso un centesimo sulla nostra classifica attuale ed il merito è tutto del Direttore Corda, che è riuscito a costruire in poco tempo una squadra tosta e caparbia, con qualità importanti”.

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Foto di Antonio Errichiello