Prima del Siviglia, Suso è stato nei pensieri del Monza di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi. La sorprendente dichiarazione arriva direttamente dalla bocca dell’ex AD del Milan:

“Se uno ha degli obiettivi, deve dichiararli. Qualche settimana fa Silvio Berlusconi mi ha chiamato dicendomi: “Adriano, Suso è andato via dal Milan: perché non lo abbiamo preso noi?” Ma fermiamoci qua che poi ci prendono per matti… Pensiamo alla C”.

Qualche battuta sulla sua storia personale col Monza e su una potenziale futura promozione in cadetteria:

“Non parlo della B, almeno finché non ci saremo arrivati. Al Milan, gli alberghi per la finale di Coppa Campioni non si prenotavano mai prima di aver passato la semifinale. Così finiva che le nostre avversarie erano in centro e noi in certi casermoni all’aeroporto. Ma la scaramanzia è una cosa seria. 
La prima volta che sono venuto allo stadio a vedere il Monza era con mio madre, avrò avuto 5 anni. L’ho persa che ne avevo 14. Il Monza per me è questa roba qua. Sentimento. Un giorno andai alla partita con l’uragano per paura che non la rinviassero. Nel 1960 giochiamo gli spareggi per salvarci con il Taranto. L’autostrada del Sole arrivava fino a Bologna. Facemmo in tempo a vedere il secondo tempo, festeggiare lo 0-0 che serviva e tornare indietro con il bandierone: 24 ore in pullman e 45 minuti allo stadio”.

Immagine in evidenza: Suso (Twitter)

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