Intervistato da “Chiamarsi Bomber”, Beppe Signori ha raccontato alcuni momenti della sua carriera in rossonero (al Foggia) e in biancoceleste (alla Lazio), qui come capitano del club. Aneddoti passati e presenti, esperienze coi club e poi, inevitabilmente, il suo rapporto con Zeman, in entrambi i club.
L’ex calciatore ha raccontato cosa ha provato ad insegnare a Neymar a calciare i rigori da fermo: “Un orgoglio. Lui voleva capire come calciarli al meglio. Chiaramente ognuno ha la propria tecnica e deve sentire determinate cose. Ci ha provato: i primi due rigori sono andati bene ma poi ne ha sbagliati altri due ed è tornato a calciarli come faceva prima. Mi spiace di non essere stato efficace ma sono orgoglioso di avergli dato qualche consiglio“.
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Beppe Signori su Ciro Immobile
Da capitano a capitano, Signori ha parlato anche di Immobile: “E’ sicuramente uno degli attaccanti più prolifici del nostro campionato, sta dimostrando continuità e spero che riesca a battere il record di gol in Serie A perché è uno che si impegna”.
“Ha grande carattere, grande voglia di vincere. Se lo merita. Inoltre è il capitano della Lazio e quindi gli auguro ancora tanti gol. Somiglianze ne abbiamo poche” – dice Signori – “Abbiamo caratteristiche diverse: io partivo palla al piede in dribbling da lontano, lui ama la profondità per trovare il gol“.
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Beppe Signori racconta il suo rapporto con Zeman
“Un feeling nato nei mesi e negli anni che siamo stati insieme. Lui per me è stato più di un allenatore. E’ stato un maestro che mi ha insegnato a giocare a calcio” – dice l’ex attaccante.
“I movimenti, i tempi di gioco. Non ultimo mi ha trasformato da trequartista anomalo ad attaccante vero” – conclude.
Nella foto Beppe Signori, capitano della Lazio nella stagione 1995-1996. Crediti: World Soccer/Wikipedia – FOTO DI DOMINIO PUBBLICO