Bordo Campo

Foggia, Schenetti: “Dobbiamo reagire. Questo periodo…”

Nel pomeriggio odierno, il centrocampista del Foggia Andrea Schenetti ha presentato la sfida di Coppa Italia Serie C con l’Avellino, in programma alle 18:30 di domani: tutte le sue dichiarazioni.

È una partita di Coppa, ma sicuramente non da sottovalutare perché giochiamo contro l’Avellino, è una partita sentita e la Coppa è una competizione a cui teniamo. Il mister farà le sue scelte in base alla partita di domani, siamo consapevoli di arrivare da un momento non positivo, la Coppa ci può dare fiducia per il prosieguo del campionato“.

Arriviamo da un periodo non facile perché comunque abbiamo fatto due punti in quattro partite e quando si gioca a Foggia sono pochi. Bisogna che ognuno si assuma le proprie responsabilità e sapere che dobbiamo fare di più, perché quanto fatto nelle ultime quattro partite non basta. Analizzando queste ultime, col Benevento abbiamo fatto una buonissima prestazione contro una squadra forte, a Crotone abbiamo fatto un ottimo primo tempo, mentre con Picerno e Sorrento avremmo dovuto fare di più. Dobbiamo capire gli errori commessi per cercare di non ripeterli più nelle prossime gare e sapere che in ogni partita, quando si gioca per il Foggia, bisogna dare il 100%“.

In questo momento, penso che attribuire la colpa a qualcuno sia sbagliato: a me piace che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Quando dico che tutti dobbiamo fare qualcosa di più intendo tutti, dai giocatori allo staff e tutti quanti. In questo momento di difficoltà la cosa più sbagliata è trovare alibi per noi giocatori e soprattutto addossare responsabilità ad altre persone, ognuno si deve assumere le proprie. Nei momenti di difficoltà, a me piace che il gruppo sia ancora più compatto, si stringa ancora di più e veda questa situazione non come una difficoltà, ma come qualcosa da affrontare con coraggio per venirne fuori. Piangendoci addosso o trovando scusanti, non concludiamo niente: serve solo rimboccarsi le maniche e fare qualcosa di più“.

Quale la trasferta più difficile tra Avellino e Juve Stabia? Sicuramente sono due squadre forti, lo sta dicendo il percorso che stanno facendo in campionato: la Juve Stabia è prima e l’Avellino ha ottenuto un sacco di risultati utili col cambio d’allenatore dopo essere partita un po’ così. Stanno facendo un buonissimo campionato, sono due squadre che secondo me se la giocheranno fino in fondo; sono due gare difficili in trasferta in due competizioni diverse, ci teniamo a fare bene in Coppa ma dobbiamo pensare anche al campionato. Facciamo una cosa per volta: sono due trasferte difficili, ma noi siamo il Foggia e quindi da questa situazione non facile dobbiamo avere una reazione a partire già da domani e poi con la Juve Stabia“.

Errori con Picerno e Sorrento? Quelli commessi sono di attenzione. Col Sorrento non abbiamo fatto un primo tempo brillantissimo ma eravamo in controllo del gioco: abbiamo preso un gol su una palla rinviata su errori di posizionamento, non ci possiamo permettere di prendere un gol del genere in quelle situazioni. L’aspetto mentale e di concentrazione deve essere sempre alto e bisogna lavorarci, rimanendo in partita per tutti i novanta minuti“.

Ai tifosi dico che questa squadra sta cercando di dare il massimo, in questo momento i risultati non sono arrivati ed è giusto prendersi critiche e contestazioni. A Foggia non puoi pensare di fare due punti in quattro partite; li capiamo e dobbiamo reagire, per dimostrare a loro che vogliamo fare di più“.

Essere qua già da un anno ti fa capire determinate dinamiche: ci si sente di dover dare qualcosa di più e di far capire ai nuovi che giocare per il Foggia non è come giocare per un’altra squadra. Mi piace mettermi davanti nei momenti di difficoltà, sono a disposizione della squadra e del mister; mi piace assumermi responsabilità e fare qualcosa di più per aiutare la squadra“.

Il posizionamento che mi fa giocare tra le linee è quello che mi fa trovare meglio. Dopo però è tutto relativo, dipende da come la squadra interpreta la partita ed è il mister che decide dove schierarmi. L’importante è che il gioco della squadra sia fluido e la squadra sia padrona del campo, cerco di mettere le mie qualità al servizio della squadra“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Picerno (Serie C – girone C 22/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)

Foggia, Schenetti: “Bisogna crescere. Con mister Cudini c’è sempre uno scambio di opinioni”

Dobbiamo crescere. Non possiamo passare dalla buona prestazione col Benevento a quella di Picerno, dove sembravamo tutta un’altra squadra. L’aspetto mentale è importante, bisogna avere sempre alta la concentrazione e mai abbassarla, alla lunga i punti lasciati per strada pesano. Se incide la giovane età del gruppo in questo? Non penso, anche perché i ragazzi arrivati quest’anno hanno fatto bene dall’inizio, è un discorso globale di squadra“.

Perché non riusciamo a concretizzare sempre in gol la mole di gioco? Dobbiamo fare un’analisi approfondita sotto questo punto di vista: la squadra crea ma poi magari si sbaglia qualcosa. È un aspetto su cui stiamo lavorando e da migliorare, perché non in tutte le partite possiamo avere sette occasioni da gol e soprattutto che se capitano più occasioni in pochi minuti devi portare la partita in vantaggio, perché poi le partite cambiano. Dobbiamo essere più determinati e cattivi negli ultimi venti metri, nei gol e nelle scelte. I gol sono pochi, dobbiamo lavorare e migliorare su questo aspetto: negli ultimi metri viene fuori la qualità e la determinazione di ogni giocatore. Dobbiamo essere più cattivi sottoporta nel voler fare gol o giocate importanti“.

A Castellammare di Stabia troveremo una squadra prima in classifica, vuol dire che hanno dei meriti perché non è per casualità essere lassù dopo dieci partite giocate. Sotto il piano dell’atteggiamento e dell’attenzione abbiamo sempre affrontato al meglio queste gare: rispettiamo la Juve Stabia perché prima in classifica, ma noi siamo il Foggia e dobbiamo avere reazioni dopo partite non buone, per la classifica ed orgoglio nostro perché non vogliamo essere quelli delle ultime sfide. Fare una grande prestazione col primo in classifica può essere vista una difficoltà ma anche come uno stimolo.

Col mister capita che in diverse situazioni abbiamo colloqui personali o collettivi, c’è uno scambio di opinioni. Poi è giusto che sia lui a prendere le decisioni e che noi, da giocatori, le rispettiamo“.

Col Sorrento avrei voluto rimanere in campo per dare una mano alla squadra nel cercare di vincere la partita. Sentivo di poter dare ancora qualcosa, eravamo sull’1-1 e avrei voluto prendermi responsabilità per aiutare la squadra. Dopo la sostituzione è finita lì, l’ho accettata: abbiamo giocatori forti e il mister fa le sue valutazioni“.

Ci sono stati tanti giocatori infortunati per un periodo, altri con cui abbiamo giocato più insieme, magari anche l’anno scorso. Ad esempio con Peralta ho un’intesa che mi basta uno sguardo, ma perché lo conosco meglio. Dobbiamo però velocizzare la ricerca dell’intesa, è un aspetto su cui lavorare e ognuno di noi deve essere anche più sveglio nel capire il compagno“.

Il momento che stiamo vivendo ora mi ricorda un po’ quello dopo il Monterosi (sconfitta interna lo scorso anno seguita dalle dimissioni di mister Mario Somma ndr.), quando Mario Somma si è dimesso. Questo momento lo definisco delicato: non siamo in una situazione di classifica come all’inizio dell’anno scorso. Abbiamo dimostrato di poter fare qualcosa di importante e prestazioni buone: è un momento delicato in cui bisogna reagire per non finire in uno di difficoltà totale. Si aspetta di vedere di che pasta siamo fatti, dobbiamo reagire e dimostrare che siamo quelli delle prime partite e non di queste ultime“.

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Immagine in evidenza: uno scatto di Monopoli-Foggia (Serie C – girone C 2023/24) – crediti: foto di Calcio Foggia 1920/Federico Antonellis

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