Foggia confuso e contestato. Traballa la panchina di Coletti

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Avellino (Serie C - girone C 2023/24) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
“Monta la contestazione dei tifosi a fine gara, Canonico finisce nel mirino dopo il quinto ko nelle ultime sette partite. Foggia da media retrocessione (tre punti nelle ultime quattro gare) e adesso occhi puntati sul Messina, a quota 22, oggi in campo contro il Taranto: con una vittoria i peloritani potrebbero agganciare i rossoneri a quota 25 e aprire di fatto la vista sullo strapiombo dei playout sulla cui porta d’ingresso c’è la Turris a quota 20 (oggi in trasferta a Sorrento). Coletti incassa il terzo ko in tre gare della sua gestione e adesso la sua panchina traballa maledettamente. Pesante anche il passivo di reti subite: ben nove in tre gare dopo la tripletta rifilata ieri sera dall’Avellino. Partita chiusa dagli irpini già alla mezz’ora“. Lo si legge sulle colonne dell’edizione Puglia odierna (21/01/2024) del Corriere dello Sport, che parla della sfida andata in scena ieri sera allo Zaccheria tra Foggia e Avellino, finita 1-3.
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Foggia impalpabile e senza mordente, urge correre ai ripari
“È un Foggia impalpabile quello di Coletti, nonostante i rinforzi subito schierati e tutti dal 1′ nel tentativo di dare una scossa a una formazione priva di idee, che cerca di scimmiottare un calcio di altri (De Zerbi nella fattispecie), mentre il Foggia in attesa che mandi a memoria la lezione cola a picco. Urge correre ai ripari, la società che in sede di presentazioni aveva annunciato il tecnico canosino come “allenatore in seconda” provveda ad affiancargli il primo. Gioco a sprazzi però e poche idee in mezzo al campo, quando poi la formazione di Pazienza comincia a prendere campo ed a trovare il gol del pareggio la squadra di Coletti evapora e si rintana sulla propria trequarti. Spariscono gli spunti di Millico, ancora tra i migliori, e Tascone – proseguono i colleghi – in mezzo al campo sembra un principiante alle prime armi. Peggior interpretazione da parte dei rossoneri non poteva esserci in quella che doveva essere la partita del riscatto, o che almeno dovesse servire a mostrare qualche segnale di risveglio. Ma non ci sono elementi di novità rispetto al ko interno col Taranto e al naufragio di Giugliano. La reazione non c’è, il Foggia di Coletti colpito e affondato resta fermo allo squillo dei primi minuti del gol di Millico. È un’allegra brigata quella del tecnico canosino che chiedeva «venti animali in campo», ma non c’è mordente tra i reparti e quando gli irpini cominciano a ruggire i pugliesi danno l’impressione di indietreggiare. Del gioco tanto decantato sul format di De Zerbi si vede poco, pochi scampoli quando i rossoneri sono in vantaggio e riescono a ragionare di più. Ma quando il Foggia viene ripreso dall’Avellino e poi ribaltato – concludono – ci vorrebbe altro in mezzo al campo. Dove trovarlo?“.
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Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Avellino (Serie C – girone C 2023/24) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)