Bordo Campo

Zlatan non è il “Dio” che dice di essere

Siamo sinceri, non sempre un bomber fa la differenza in campo. E più che averne certezza con Messi e la sua Argentina e con Cristiano e il suo Portogallo, lo abbiamo visto soprattutto con la Svezia, ai quarti senza il suo “Dio”, Zatlan.

Ricorderete certamente quanto scalpore ha fatto la notizia della mancata convocazione di Ibra a questo Mondiale in Russia. La federazione svedese giustificò la scelta in un lungo comunicato per far chiarezza sulla “telenovella” nata dalle dichiarazioni dell’attaccante dei Los Angeles Galaxy in uno show tv americano: “Senza di me che Coppa del Mondo sarebbe?”. Ma la federazione svedese smentì prontamente quanto dichiarato: “Zlatan Ibrahimovic non ha cambiato la sua decisione. Il più grande giocatore della Svezia non giocherà la prossima Coppa del Mondo. Ibrahimovic ha rifiutato in precedenza di giocare in nazionale. Ho parlato con Zlatan martedì e ha annunciato che non ha cambiato idea” – disse Lars Richt, direttore sportivo della Federcalcio svedese.

Zlatan aveva detto infatti addio alla Nazionale dopo l’Europeo del 2016 ma nell’ultimo periodo sembrava aver cambiato idea. L’ipotesi del ritorno era stata bocciata sia da alcuni giocatori dello spogliatoio che dal Commissario tecnico Janne Andersson. Il portiere del Guingamp, KarlJohan Johansson, aveva accusato Ibrahimovic di egoismo: “Non ho idea se verrà convocato o meno, dipenderà dal Ct ma noi ci siamo qualificati senza di lui. Lui è un egoista, un individualista sia come persona che come giocatore. Noi invece siamo un gruppo”. Pochi giorni dopo poi Janne Andersson pose una pietra tombale sulla convocazione dell’asso svedese: “Zlatan decise di lasciare la Nazionale dopo gli Europei del 2016 e io ho rispettato questa scelta. Per questo, credo che non dovrebbe tornare adesso. Ad ogni modo, non ho ricevuto alcuna chiamata da lui e per come stanno le cose non è incluso nei piani in vista del Mondiale”.

Zlatan e quel ridicolo spot dello smartwatch

Ricorderete poi il video postato sui suoi account social per promuovere il suo nuovo smartwatch, gli ideatori dello spot avevano deciso di proporre proprio l’argomento convocazione; Ibra è a bordo della propria piscina e mentre si sta rilassando squilla il suo smartwatch: è Janne Anderson ma, dopo aver dato un’occhiata al mittente, l’attaccante dei Galaxy sbuffa e non risponde continuando il suo fresco bagno.

Chissà se Zlatan starà sbuffando anche adesso perché, mentre lui è ancora a bordo di quella piscina, la Svezia è arrivata ai quarti senza di lui.

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