Saranno pure le prime giornate di campionato, dato che sono passate appena due giornate, ma la Serie A potrebbe finalmente riuscire ad acciuffare lo spettacolo che offrono altri campionati europei, che prevedono un gioco molto più audace, ovvero nel cercare di fare un gol in più invece che a evitarlo. A dirlo sono i numeri: 33 gol in 10 partite nella prima giornata, 32 nella seconda, 65 in totale con una media di 3,25 a gara. In questo inizio di stagione, il primo ad esaltarsi non può che essere lui, un tecnico che è l’apotesi del gioco offensivo:Zdenek Zeman.
Il boemo, 72 anni, è fermo all’ultima esperienza sportiva che risale al 4 marzo 2018: in tale data, infatti, fu esonerato dal Pescara. Zeman ha raccontato le sue sensazioni sul torneo appena cominciato al Corriere dello Sport oggi in edicola sottolineando alla fine di non sentirsi un ex e di essere pronto a tornare in pista, se le circostanze lo permetteranno: “Io sono sempre pronto, tornerò quando e se mi chiameranno per un progetto serio: fare calcio“.
Prima della frase che chiude l’intervista concessa a Antonio Giordano, sono numerosi gli argomenti toccati da Zdenek Zeman, allenatore diventato un’icona del gol e del bel gioco e di cui per molti avrebbe raccolto il testimone Maurizio Sarri, che però alla Juventus deve ancora fare vedere il suo calcio: “Nella Juventus attuale c’è poco del gioco fatto vedere con il Napoli, ma se era già difficile che succedesse in poche settimane la sua assenza forzata ha complicato tutto“.
La Juventus che fu dello zio Cestmir Vycpalek, il club con cui si è scontrato tante volte dentro e fuori dal campo, per Zeman potrebbe però continuare a giocare un campionato a parte: “Ho l’impressione che quest’anno non ci annoieremo, ma la rosa dei bianconeri è così enorme che sospetto che anche quest’anno possa restare ben distante dalle altre. Capiremo presto se le dirette concorrenti riusciranno a restare incollati alla Juventus, io ho l’impressione che assisteremo a un campionato meno noioso e più equilibrato“.
fonte: foxsports.it
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