Vittorio Feltri ha parlato alla trasmissione “Fuori dal Coro” di Mario Giordano (video, da Mediaset Play), in merito alle parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sulla chiusura dei confini della Campania.
“Guarda, io ho molta simpatia per De Luca. Però vorrei chiedergli se la chiusura dei confini della Campania sono solamente in entrata o anche in uscita, perché a me risulta che tutti gli anni 14mila campani vengano a Milano a farsi curare, perché le strutture sanitarie lombarde sono più rassicuranti di quelle campane.
Allora, se si prende atto di questo, bisognerebbe avere un po’ più di attenzione anche nel fare certe dichiarazioni. Io credo che nessuno di noi abbia voglia di trasferirsi in Campania, non ce l’ho con la Campania; sto semplicemente dicendo che io, te e altri, ma perché dovremmo andare in Campania? A fare che cosa, i posteggiatori abusivi? Non credo che sia al vertice delle nostre ambizioni un’occupazione simile. Mentre invece i campani e ripeto, il dato ufficiale è 14.000 ogni anno, vengono a Milano a farsi curare: vuol dire che Milano e la Lombardia non fa loro così schifo.
Il fatto che la Lombardia sia andata in disgrazia per via del Coronavirus ha eccitato gli animi di molta gente, che è naturalmente nutrita da sentimento di invidia e rabbia nei nostri confronti, perché subisce una sorta di complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità: credo che i meridionali in molti casi siano inferiori. Chi se ne frega, si arrabbino. Chi se ne frega se si arrabbiano: si arrabbiano tutti i giorni, mi insultano, mi augurano di morire. Quando io dico queste cose non cambiano canale, stanno lì di più per odiarmi maggiormente”.
“Mi pare del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. Chi non lo riconosce è in malafede. L’antropologia non c’entra con il portafogli. Noto ancora una volta che le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno”.
Immagine in evidenza: Vittorio Feltri (Twitter, profilo ufficiale)
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