Shock Van Dijk: “Nel 2012 ho rischiato di morire”

Scioccante rivelazione di Virgil Van Dijk.

Il difensore del Liverpool torna a parlare a Four Four Two della tremenda appendicite che lo colpì sette anni fa, svelando ulteriori dettagli:

“Nel 2012 ho sofferto di appendicite ed infezione renale. Pensavamo non fosse nulla, fino a quando l’appendicite non si è trasformata in peritonite. Ho rischiato di morire, in quei momenti ho pensato al peggio, così cominciai a scrivere il testamento.
Nella stragrande maggioranza dei casi come quello, il paziente muore. In ospedale potevo vedere i tubi collegati al mio corpo, non potevo fare niente. Nel casso fossi morto avrei destinato una parte di soldi a mia mamma. Nessuno voleva parlare della mia fine, ma dovevo farlo”.

Ad aggiungere altro ci pensa Dick Lukkien, ex tecnico del Groningen (dove Van Dijk militava ai tempi)

“All’inizio pensavamo che avesse l’influenza, quindi è rimasto a casa per alcuni giorni ma si notava come stesse davvero molto male. Andammo in ospedale, ma non trovarono nulla e tornammo a casa.
Il dolore però continuava a peggiorare e arrivò sua madre per vederlo. Lei si rese conto di quanto fosse grave la situazione e lo portò subito in un altro ospedale, che riuscì a diagnosticare la sua malattia. Sono rimasto scioccato. Quando tornò al club, si era trasformato da un uomo solido e robusto in una persona sciupata. Fortunatamente è riuscito a riprendersi abbastanza rapidamente. Virgil è un ragazzo molto forte”.

Immagine in evidenza: Mediagol