ULTIM’ORA FOGGIA: indagini giudiziarie in corso | A rischio tutta la stagione

Calcio Foggia

Calcio Foggia 1920 (WallPapers4Screen foto)- www.lagoleada.it

Una situazione davvero annosa che rischia di ostacolare il regolare svolgimento della stagione. Presidenza in subbuglio

Malgrado l’ultima annata vissuta nell’ambiente del calcio foggiano, al termine della quale lo spauracchio generale circolante nella città pugliese vedeva la possibilità di una mancata iscrizione al successivo campionato, nulla di ciò è successo.

Il Presidente Canonico è riuscito a tenere la “barra dritta”, malgrado le numerose difficoltà riscontrate tra campo, area tecnica e societaria, portando brillantemente a termine l’obiettivo iscrizione.

Nessun problema riscontrati nel merito della riconferma del Calcio Foggia 1920 anche per la prossima annata, con certezza assoluta per i Satanelli di presenziare nuovamente all’interno del Girone C di Serie C.

Nel corso degli ultimi anni, tuttavia, è spesso accaduto che a fronte di ritardi nella presentazione della domanda di iscrizione, le squadre subissero penalizzazioni necessarie da “smaltire” direttamente sul campo: neanche questo è stato il caso della squadra foggiana.

Una città intera rischia di perdere la sua identità

Il Calcio Foggia 1920 è stata oggetto di un provvedimento totalmente unico nella storia del calcio italiano, venendo posto sotto controllo giudiziario. Il motivo? L’innumerevole scia di pressioni e intimidazioni che appartenenti alla criminalità organizzata hanno rivolto alla figura del Presidente Nicola Canonico, al fine di indurlo a cedere la società, condizionandone le scelte, intervenire nelle dinamiche interne e percepire vantaggi, sotto il punto di vista economico, da tale tentata infiltrazione.

Il fatto che la società sia risultata, di fatto, ostacolata nello svolgimento delle mansioni correlate alla progettualità sportiva, come evidenziato dall’avvocato Michele Laforgia sulle colonne di Sport Economy, non c’è stata alternativa possibile all’applicazione dello strumento di controllo nei confronti della società. Minacce gravi, dunque, contraddistinte da una durata per un periodo di tempo prolungato pari ad almeno un paio di anni, che hanno raggiunto il punto in assoluto più allarmante quando le stesse si sono tramutate in un pericolosissimo gesto, concreto e potenzialmente rischioso, rappresentato dal posizionamento di un ordigno esplosivo nei pressi dell’automobile di proprietà del figlio del patron Canonico.

Nicola Canonico
Nicola Canonico (Nicola Canonico Facebook foto) – www.lagoleada.it

Dal timone si alza la china

Il penalista Laforgia non ha perso occasione per evidenziare, lodandolo, il ruolo determinante svolto dalle istituzioni, a partire dalla Regione Puglia sino a giungere allo Stato Italiano, affinché le infiltrazioni criminali venissero arginate al più presto possibile. In una simile circostanza, è parso naturale che il Presidente rossonero abbia più volte preso in considerazione l’idea di passare il testimone della società, ricercando acquirenti che potessero farsi carico della patata bollente, essendosi trovato costretto ad affrontare una situazione capace di ostacolare la gestione ordinaria di una qualsivoglia società sportiva.

Alla situazione non proprio entusiasmante che ha riguardato la squadra sul campo nel corso dell’ultima stagione, si sono dunque sommate il rischio che la società venisse esclusa dal professionismo e il crescente clima di tensione che l’intero organigramma societario si trovava costretto a vivere; ostacoli che non hanno, tuttavia, impedito al Patron di riconfermare la squadra in Serie C, proseguendo al timone.