A poco più di una settimana dopo il ritrovamento del corpo di Emiliano Sala, va in scena l’ultimo saluto all’attaccante argentino. Il ragazzo era stato ritrovato lo scorso 7 febbraio nel canale della Manica, dove si era inabissato il Piper che avrebbe dovuto portarlo da Nantes a Cardiff, la società che lo aveva appena acquistato.
La salma del ragazzo, nato nel 1990, ha compiuto il suo ultimo viaggio arrivando a Ezeiza, nella provincia di Santa Fé, terra natale di Emiliano. L’ultimo saluto di parenti e amici è avvenuto presso il centro sportivo del San Martin, presente la prima squadra di Sala; il funerale si è svolto a Progreso, paese d’origine del calciatore.
Tra i più colpiti dall’assurda tragedia Daniel Ribero, presidente dello stesso San Martin: “È un giorno tristemente storico per Progreso. Non avremmo mai immaginato una fine simile, siamo ancora sotto shock. L’ultima volta che è venuto, durante i mondiali in Russia, chiese di venire a mangiare l’asado con noi nella nostra sede”.
Ai club sembra importare poco. La battaglia tra il Cardiff e il Nantes non sembra destinata a concludersi. Le due società sono ai ferri corti per il pagamento del cartellino del giocatore, acquisto più costoso della storia del club gallese, valutato 17 milioni.
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