Udinese, Gotti: “Io sono vice. Fama e soldi poco importanti”
Il vice per eccellenza.
Dopo la vittoria in rimonta col Genoa, il tecnico ad interim dell’Udinese Luca Gotti parla in tutta franchezza ai microfoni di Sky Sport:
“Sappiamo che quello che è successo nelle ultime due partite non è normalità per noi. Una cosa che ha scosso molto la squadra, ma è stato piacevole vedere questa reazione comune. Se abbiamo meritato la vittoria, i presupposti li abbiamo creati proprio nel primo tempo. Ci siamo creati alcune opportunità sullo zero a uno, e non sono state casuali. Abbiamo ripreso il risultato in questo modo. Io tecnico titolare? Non succederà, mi sono messo a disposizione della società per trovare la soluzione migliore senza urgenza, quando sarà il momento tornerò a fare il mio lavoro”.
Ruolo di primo piano, fama e soldi? No, grazie
“Io parlo il meno possibile. Se mi verrà chiesta un’opinione, dirò che l’Udinese di quest’anno non è come quello degli anni scorsi, ma ha grandi potenzialità, anche se deve ancora capirle. Tutti parlano dell’Udinese come squadra prettamente fisica, ma abbiamo anche qualità tecniche. Dobbiamo solo trovare il modo di esprimerle al meglio. Ho allenato due anni in Serie B, poi per alcune vicende mi sono ripetuto che non l’avrei più fatto. Ho lavorato con Donadoni e ho avuto un’esperienza con Sarri al Chelsea. Non voglio fare il primo allenatore, io sono un vice. Non mi interessa la fama e i soldi non sono una mia priorità. Sarei potuto andare volentieri alla Juventus proprio con Maurizio (Sarri ndr.), ma poi ha deciso di circondarsi di persone che conosceva da più anni, vedi Martusciello. Alla fine mi sento di dire che è stato giusto così”.
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