Serie C

Trapani, Capuano: “Abbiamo grande rispetto del Foggia. Domani…”

Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Trapani Ezio Capuano ha presentato la sfida di Serie C – girone C con il Foggia, in programma alle 20:30 di domani, lunedì 23 dicembre: tutte le sue dichiarazioni.

Le vittorie vanno nel dimenticatoio, bisogna prepararsi alle altre partite. Abbiamo avuto un impatto importante: abbiamo fatto due gare fuori casa, di cui l’ultima ad Arezzo. Abbiamo fatto più viaggi che allenamenti: siamo andati a Caserta, poi siamo tornati e fatto due giorni fuori per andare ad Arezzo – in quest’ultimo caso abbiamo fatto uno dei risultati più importanti dell’ultimo periodo, perché ci ha permesso di arrivare in semifinale di Coppa Italia, vincendo contro una squadra forte: ciò ci può permettere di essere presenti su due situazioni diverse, con la Coppa che ci potrebbe portare addirittura direttamente nei quarti playoff, vincendola, sarà molto difficile. Non snobberemo il campionato, nella maniera più assoluta. Quando c’è un cambio di allenatore, vincere due gare fuori casa con rete inviolata è qualcosa di importante, però è normale che adesso noi abbiamo un’altra partita difficile e importante: in C non ci sono partite facili, specie in questo girone. Affrontiamo una squadra forse più libera sotto l’aspetto dell’impegno rispetto a noi, che abbiamo giocato due partite in maniera consecutiva lontano dalla Sicilia, ma c’è una fase adrenalinica notevole: spero di arrivare alla partita quanto meno sereno e possibile, coi miei giocatori mi piace arrivare alla partita “scoppiati” e non in tranquillità, per essere più aggressivi e fare calcio come vogliamo. Gli avversari vorranno vincere e anche noi ci proveremo, sapendo che è una partita difficile come tutte le altre“.

Da quando alleno, non sono mai stato un anno fermo: probabilmente, in questi casi, il valore dell’uomo supera quello dell’allenatore. Torno al Provinciale dopo tanti anni, ricordo con grande orgoglio i campionati con Trapani e Potenza. Quando arrivai qui, avevo 34 anni con un curriculum molto importante all’epoca: mentre sognavamo, ci ritrovammo in un incubo e io non lasciai, anzi stetti su quella nave che affondava giorno dopo giorno. Mia moglie faceva i pasti ai giocatori. Ho la dignità più alta in questo mondo di squali. Ricordo quel campionato, tornerò dopo tantissimi anni, cercheremo per quanto possibile di dare una soddisfazione al nostro pubblico, sapendo che non esistono partite semplici, ma ognuna riserva delle insidie e sono tutte difficilissime“.

Come mettere in difficoltà la difesa a quattro di Zauri? Abbiamo lavorato come ogni settimana. Lavoriamo sull’avversario, parlando in generale, cercando di ottemperare alle fonti del gioco, dove loro sono più forti e dove hanno qualche disfunzione. Penso di avere una squadra che può giocare con diversi sistemi di gioco, una squadra forte; ringrazio Aronica perché mi ha lasciato una squadra ben allenata e predisposta al lavoro. Abbiamo fatto risultati importantissimi, come la vittoria di Arezzo che ci apre spiragli; ho cercato di portare esperienza, entusiasmo, inca**atura e meno serenità, perché la serenità nel calcio non esiste. Quando si va in spiaggia bisogna essere sereni, nel calcio bisogna essere inca**ati, cattivi e ignoranti, poi ognuno la vede in un modo… Magari ho portato un po’ di inca**atura rispetto a un po’ di serenità che c’era prima; ringrazio ancora Aronica per avermi lasciato una squadra vera, predisposta al lavoro e ben allenata. Quando subentro, ho l’eleganza di ringraziare sempre: penso di essere una persona molto umile, alla mia età ringraziare penso sia doveroso. Domani sarà una gara difficilissima: gli avversari tenteranno di vincere, come noi. Se tutte e due le squadre vorranno vincere sarà una bella partita, poi il tutto si vedrà in campo“.

Indisponibili? Abbiamo fatto due gare molto ravvicinate dove abbiamo speso tantissimo, qualcuno sarà acciaccato e non al meglio. Ho cambiato cinque giocatori rispetto a Caserta nella partita di Arezzo, è normale che qualcosa cambierò anche domani. Ho tanti giocatori bravi e posso cambiare tranquillamente. Questa è una squadra di Capuano, loro sono i miei giocatori e io sono il loro allenatore: potremo dare grandi soddisfazioni alla città di Trapani, ma soprattutto a un presidente che ha fatto sacrifici illimitati. I risultati sono alla base degli investimenti fatti e finora gli investimenti non sono alla base dei risultati ottenuti: la partita di Coppa apre spiragli importanti, ma non tralasceremo il campionato, nella maniera più assoluta. Giocheremo le partite a mille, cercando di arrivarci quanto meno sereni e meno tranquilli possibile e, anzi, quanto più “scoppiati” col cervello e inca**ati possibile, com’è successo a Caserta e Arezzo“.

Al Benevento e al Monopoli vanno fatti i complimenti. Finora ci sono squadre che hanno deluso come il mio Trapani, che non può essere mai figlio di questa classifica: ci sono dei problemi e vanno risolti. Non do giudizi su altre squadre, posso guardare solo in casa mia. Cercherò di risolvere i problemi che ci sono stati, portando i miei concetti. La mia squadra finora ha deluso le aspettative“.

Abbiamo grande rispetto del Foggia. L’ho presentato ai miei giocatori e non devo esternare la partita; la gara avrà tante insidie, rispettiamo tutti gli avversari“.

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Immagine in evidenza: mister Ezio Capuano – crediti foto: canale ufficiale YouTube Trapani Calcio (frame da video)

Trapani, Capuano: “C’è grande entusiasmo. Grazie ad Aronica per il gruppo che mi ha lasciato”

Non sono importanti i passi che l’essere umano fa o la quantità di quello che fai, è fondamentale la traccia che lasci. Io amo la difesa a tre, è un mio convincimento; il Trapani ha giocato sempre a quattro ma i miei ragazzi, attraverso le capacità di applicazione e abnegazione, sono stati bravi ad applicarsi immediatamente e nello smontare i codici precedenti. Con la Casertana ho giocato col 3-4-3, ad Arezzo ho scelto il 3-5-2 perché ero convinto che gli avversari giocassero a quattro, invece abbiamo fatto venti minuti male perché si sono messi a tre. Avendo dei giocatori forti, puoi giocare in diversi tipi di gioco, invece quando sei attratto da un solo metodo secondo me fai leggermente più fatica“.

Come preparatore atletico ho portato un ragazzo bravissimo, uno dei più sottovalutati in Italia e uno dei più bravi in assoluto. L’ho conosciuto per poco tempo, ho capito fosse bravo e soprattutto che avesse delle qualità umane diverse rispetto a tanti. Oggi sono orgoglioso, come staff, di avere al mio fianco Antonio Marino come secondo, Giovanni Micallo in qualità di collaboratore tecnico, Domenico Ferrazzano – di cui parlavo prima – in qualità di recupero fisico-organico, due ragazzi di Trapani meravigliosi che ho ereditato (uno più bravo dell’altro) e un ottimo preparatore dei portieri. Sono tutti giovani e devono andare a tremila, gente così mi piace; devono essere “scoppiati” e non sereni, se hanno serenità li caccio tutti. Sono orgoglioso e fiero di averli“.

Valietti si è operato, non conosco i tempi. Zuppel sta facendo passi da gigante, probabilmente domani assaggerà l’aria del campo: non è pronto, perché altrimenti si fanno cavolate, come quando tutti pensavano che Malomo fosse pronto. Zuppel dopo la sosta sarà pronto“.

Conosco bene Marino, è un giocatore forte. Non so domani se partirà titolare, subentrerà o non giocherà; dovrò vedere gli interessi della mia squadra, sono tutti giocatori bravi. Potremmo giocare a tre o a due, vedremo dopo la rifinitura: dovessimo giocare a tre, avrà più possibilità, ma insieme a lui tutti gli altri centrocampisti. Dopo la sosta avrò tempo di lavorare, dovremo andare in campo e ottimizzare situazioni per ottenere risultati“.

C’è un entusiasmo notevolissimo, sono convinto che domani ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. Il pubblico trapanese è importante, si aspettava risultati diversi ma il campionato è ancora lungo e sa benissimo che domani sarà una gara importante: penso che domani ci sarà il pienone, forse la più alta affluenza di pubblico di tutto l’anno“.

Aronica mi ha lasciato una squadra predisposta al lavoro e ben allenata. Lo ringrazio. Cosa abbiamo cambiato in allenamento? Penso che un allenatore debba essere autorevole e autoritario, oltre a essere riconosciuto come capo, dando delle regole. La prima cosa che ho fatto è aver dato regole, da rispettare nell’interesse del gruppo, poi ho cambiato metodologia di allenamento, come fa qualsiasi allenatore. Ho avuto la grande disponibilità di questo gruppo, che mi sembra di allenare da un paio d’anni: spero di allenarlo quanto più possibile e di uscire da questa categoria nell’immediato futuro, con questi giocatori“.

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Benito Girardi

Laureato Triennale in Ingegneria Gestionale | Studente Magistrale (percorso "Health Management") presso Università della Calabria | Redattore presso lagoleada.it

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