Tradimento Foggia: il capocannoniere ha firmato con i rivali | Tifosi infuriati

Illustrazione di Delio Rossi (LaPresse FOTO) - lagoleada.it
Ciò che è accaduto ha lasciato tutti a bocca aperta, nessuno si sarebbe mai aspettato un tradimento del genere.
Quando un calciatore firma per una squadra rivale, si scatena quasi sempre un’ondata di reazioni forti, tra tifosi increduli, polemiche e accuse di “tradimento”. È uno di quei momenti che va oltre il campo e tocca la sfera dell’identità sportiva.
Il trasferimento può avvenire per tanti motivi: fine contratto, offerte economiche più alte, più spazio in campo o semplicemente voglia di cambiare. Ma quando la nuova maglia ha colori “nemici”, la scelta pesa il doppio, anche se spesso è legittima.
Alcuni giocatori cercano di spiegare la decisione, altri preferiscono il silenzio. In certi casi si rischia di rovinare un’intera carriera agli occhi dei tifosi, soprattutto se si arriva da un club storico con una rivalità accesa.
Eppure, nel calcio moderno, dove tutto corre veloce, anche queste fratture si rimarginano. Col tempo, contano le prestazioni, il rispetto in campo e, per qualcuno, persino la possibilità di tornare a farsi perdonare.
Una scelta che fa rumore
Nel calcio giovanile, certi nomi iniziano a girare presto. E quando un ragazzo come Antonio Spanò, nato nel 2007, saluta una squadra dove ha brillato, le reazioni non si fanno attendere. Come riportato da L’Attacco, dopo una stagione da protagonista con il Foggia, dove ha trascinato la Primavera 3 a suon di gol (ben 15 reti, capocannoniere assoluto), il giovane attaccante si prepara a cambiare maglia.
Una notizia che ha lasciato spiazzati molti tifosi, soprattutto per il modo in cui è arrivata, quasi sottovoce, senza un vero saluto ufficiale. La sua destinazione, ormai quasi certa, è il Monopoli. Una scelta che ha acceso subito il dibattito: in tanti hanno espresso frustrazione e critiche verso la società rossonera, accusata di non valorizzare i propri talenti.

Una situazione particolare
Come riportato da L’Attacco, il trasferimento di Spanò si inserisce in un contesto più ampio: al Foggia, in queste settimane, si sta lavorando a un profondo rinnovamento, non solo nella prima squadra, ma anche nel settore giovanile. L’obiettivo sembra essere quello di ripartire quasi da zero, dando spazio a nuovi profili più funzionali a un certo tipo di progetto.
Tuttavia, tra il dire e il fare, resta una sensazione di occasione mancata. Perché se un giocatore del vivaio riesce a distinguersi così tanto, segnando a raffica e attirando l’interesse di altre società, forse sarebbe il caso di costruirgli attorno qualcosa. Invece, si è preferito lasciarlo andare.