Terremoto in F1: scoperto tentativo di boicottaggio | Non vogliono fargli vincere il Mondiale

Griglia di partenza F1 (Formula 1 foto) - www.lagoleada.it
Siamo di fronte allo scoppio di un vero e proprio caso? Il pilota lamenta un tentativo di boicottaggio. Ecco la reazione degli organi
La storia della Formula 1 è stata inevitabilmente macchiata da circostanze oscure che hanno inquadrato team, piloti o intere federazioni nell’azione di boicottaggio, per i più disparati motivi, al fine di esprimere il proprio dissenso nei confronti di situazioni estremamente variegate.
Indipendentemente dalla causa, non si può negare come una presa di posizione forte come il boicottaggio abbia la capacità di influenzare, rimanendo scolpita negli annali del principale circuito, anche i decenni a venire, in modo positivo e meno.
Una delle motivazioni ricorrenti circa l’organizzazione di veri e propri boicottaggi è quella correlata a modifiche in ambito tecnico o di regolamentazione che vengono imposte dalla FIA, e che non sempre e obbligatoriamente devono trovare d’accordo l’interezza delle scuderie partecipanti, anche se, a dire il vero, questo problema è parso sempre più risolvibile nel corso degli ultimi anni.
Al contrario, in un’era che vede i piloti e gli interi addetti ai lavori all’interno delle scuderie sempre più esposti a livello mediatico, è enormemente cresciuta la possibilità di assistere a boicottaggi nei confronti di stampa e televisioni.
Tutti con il fiato sospeso
Hanno fatto immediatamente il giro del mondo le parole del pilota australiano Oscar Piastri all’indirizzo del Team Radio della McLaren. Il nativo di Melbourne sta, fino ad ora, conducendo un Campionato Mondiale estremamente positivo, che lo ha vede correntemente in testa alla classifica piloti dell’intera Formula 1. Nell’ultima uscita stagionale dello scorso 29 Giugno per Gran Premio d’Austria, presso il Red Bull Ring di Spielberg, il pilota McLaren si è dovuto accontentare del 2° posto, alle spalle del compagno di scuderia Lando Norris.
A fare discutere, ovviamente, non è stato l’andamento della gara, quanto più quella che è stata la reazione di Piastri a seguito di un preciso episodio concretizzatosi nel corso della stessa. Nel corso della disputa, e più in particolare al 55° giro, il rivale Franco Colapinto, a bordo della sua monoposto Alpine, nel corso dell’effettuazione di un tentativo di doppiaggio da parte dell’australiano ha costretto quest’ultimo ad una sterzata imprevista e repentina; una mossa di emergenza per evitare un contatto che avrebbe, probabilmente, compromesso la corsa dell’australiano in modo definitivo.

Cosa ha innescato la reazione?
La mossa dell’argentino è stata ritenuta del tutto accidentale, nonostante i commissari abbiano comunque deciso di assegnare una penalità pari a 5 secondi; è questo il motivo dietro alla sfuriata di Piastri, che ha espressamente affermato “L’Alpine le prova tutte per trovare il modo di fregarmi anche a distanza di anni“.
Parole che hanno scatenato un putiferio interminabile, e che affondano le proprie radici, con tutta probabilità, nell’episodio che vide il pilota australiano a meno di un passo dalla Alpine, con annuncio ufficiale della sua assunzione da parte della stessa scuderia, salvo trovarsi costretta ad un clamoroso dietrofront poche ore più tardi, presumibilmente a causa proprio dell’enorme interesse mostrato da Piastri relativamente alla possibilità di accasarsi presso il team con sede a Woking, Regno Unito.