Tentata estorsione Foggia, bombe e fucilate contro Canonico: quattro rinvii a giudizio | Udienza a novembre

Foggia caos

Foggia, cosa succede: società sotto attacco? (LaPresse) - LaGoleada

Caos a Foggia, addirittura si è arrivati a usare armi pericolose: cosa sta succedendo e quali sono i risvolti ora 

Foggia non è mai stata una piazza semplice. Si tratta sicuramente di un luogo che ha bisogno del calcio e che merita di stare in campionati di alto rilievo.

I tifosi del Foggia comunque a volte sembrano essere fin troppo esigenti. Certo, in determinate occasioni hanno ragione, ma altre volte potrebbero evitare di creare caos.

Invece, sembra che ora si sia creata davvero una situazione molto particolare. Questa volta alcuni limiti sono stati sorpassati e ci saranno delle conseguenze dal punto di vista legale. Quando accadono queste cose, le società sportive l’ambiente si destabilizza.

Ma qual è il terremoto che sta coinvolgendo il Calcio Foggia? Quello della tentata estorsione al presidente Nicola Canonico. Ecco cosa sta accadendo.

Foggia, quattro tifosi rinviati a giudizio: perché?

Nel calcio ci sono episodi violenti con tifosi che hanno anche trascorsi poco chiari che tentano di incutere timore alla società sportiva. Il presidente del Foggia da tempo aveva annunciato di aver ricevuto pressioni per cedere la squadra e allontanarsi dal team.

Ciò che è successo nel recente passato però, ha dell’incredibile. Come riporta il sito telesveva.it, quattro uomini foggiani sono stati rinviati a giudizio e devono rispondere a vario titolo di tentata estorsione, detenzione e porto abusivo di materiale esplosivo, di colpi d’arma da fuoco esplosi contro l’autovettura dell’ex capitano della squadra, Di Pasquale, e di una serie di danneggiamenti attuati mediante ordigni e incendi che, tra giugno 2023 e marzo 2024, hanno colpito dirigenti della società rossonera, un calciatore e un capo ultras.

Foggia tifosi estorsione
Foggia, incubo estorsione per il Presidente? (LaPresse) – LaGoleada

Chi è stato rinviato a giudizio?

La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari ha avanzato la richiesta nei confronti di Marco Lombardi e Massimiliano Russo, entrambi 49enni, nonché di Fabio Delli Carri e Danilo Mustaccioli, entrambi di 48 anni, arrestati lo scorso 19 maggio dalla Squadra Mobile di Foggia e tuttora detenuti. Il quadro accusatorio si fonda sulle denunce del presidente Nicola Canonico, su testimonianze, intercettazioni e sulle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che hanno evidenziato la presunta vicinanza di Marco Lombardi a esponenti di vertice del clan Sinesi-Francavilla, appartenente alla cosiddetta “società” foggiana.

Secondo le ricostruzioni investigative, Lombardi avrebbe perseguito una strategia finalizzata dapprima a ottenere un impiego all’interno del club e, successivamente, a costringere Canonico a lasciare la società. La difesa contesta l’applicazione dell’aggravante mafiosa, mentre è stata stralciata la posizione di un minore, sospettato di aver preso parte all’incendio di tre automobili. Complessivamente, i capi d’accusa sono otto. L’udienza preliminare è fissata per il 25 novembre presso il Tribunale di Bari.