Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini - crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
Nella tarda mattinata odierna, il tecnico del Foggia Mirko Cudini ha presentato la sfida di campionato con il Taranto, in programma alle 20.45 di domani: tutte le sue dichiarazioni.
Il bilancio di questo periodo e se si sente più forte come squadra, organico per affrontare il campionato – “Il bilancio, nei periodi di costruzione di squadra, si può fare solo alla chiusura come in questo caso. Possiamo dire che in questo mese e un giorno forse che abbiamo iniziato questa nuova stagione abbiamo cercato di lavorare sempre per il meglio con quello che avevamo a disposizione – devo dire che in questo ho trovato molto terreno fertile nei ragazzi che sono rimasti. Abbiamo lavorato anche abbastanza bene, è normale che la squadra è rimasta incompleta e si faceva anche fatica a volte a lavorare come si voleva, però l’importante è arrivare all’inizio del campionato e aver raggiunto, credo, in toto quelli che erano gli obiettivi che ci eravamo prefissi. La società è stata molto brava in questo, a completarla strada facendo, soprattutto nell’ultima settimana: di questo sono molto contento, però quello che conta è il campo. Da domani si inizia, dobbiamo farci trovare pronti anche se come tutti in questo caso, anche il sottoscritto, non può avere una squadra ben rodata e collaudata: ci vorrà del tempo, però di tempo ne abbiamo poco e dobbiamo subito ottimizzare i tempi“.
Manca ancora un difensore centrale? – “Dietro era il primo reparto da completare come numero e posizioni in campo, ci siamo riusciti strada facendo anche lì. Numericamente forse sì, però abbiamo dei giocatori duttili in questo momento che si possono anche adattare, vedi Rizzo: possiamo fare le cose con un po’ più calma sotto certi aspetti, però sì, è un reparto che potrà essere ancora integrato. Vediamo quello che possiamo fare, però sono molto contento di quelli che sono arrivati“.
Ha avuto modo il mister di parlare con Frigerio? – “No, sono sincero, Frigerio non so neanche che voce abbia, facendo una battuta. Credo arriverà in questi giorni: avremo modo di parlare e conoscerci, vedremo quello che sarà. È e l’abbiamo sempre considerato un giocatore del Foggia, io sottoscritto, come tutta la società, lo consideriamo tale“.
Chi è più pronto per domani e quali le eventuali defezioni, al netto di squalifiche? – “Gli squalificati sono ben noti: Frigerio – al di là che non è con noi -, Beretta e Garattoni. È più pronto chi è stato con noi dall’inizio della preparazione, qualcuno che è arrivato che già si allenava nelle proprie squadre anche se non integrati appieno nella squadra, qualcuno che era non in squadra e quindi avrà ancora da recuperare. In questo momento bisogna ottimizzare i tempi e cercare di sfruttare al massimo i 10-20 minuti a disposizione di un giocatore, cercheremo di fare le scelte migliori sin da domani“.
Quali le insidie di domani? – “È una partita fuori casa, su un campo difficile, in un ambiente difficile come quello di Taranto. È un derby molto sentito, ma di questi ne avremo diversi. La difficoltà maggiore è quella di incontrare una squadra che ha cambiato abbastanza, ma ha una buona intelaiatura: hanno mantenuto lo stesso tecnico, quindi hanno una conoscenza maggiore del modo di giocare. Per il resto le motivazioni della prima partita sono un’incognita un po’ per tutti: noi dobbiamo farci trovare pronti, siamo il Foggia e quindi non possiamo sicuramente sottovalutare la prima di campionato perché ci siamo completati all’ultimo momento, anzi questo deve essere uno stimolo per poter far bene ed iniziare subito col piede giusto. Sappiamo che avremo la gente vicino a noi: la trasferta è limitata ma speriamo che la gente ci sia vicino come lo è sempre stata a Foggia, spetta a noi ricreare quell’entusiasmo che si è potuto vedere fino all’ultima partita dello scorso campionato. Mi auguro di ripartire da quell’entusiasmo e che ci diano fiducia, perché la squadra lo merita e sicuramente il campionato che andremo a fare sarà importante, quindi abbiamo bisogno da loro“.
Che campionato si aspetta Cudini? – “Dignitoso sicuramente, ma è alla base. Credo che potremo fare un buon campionato, poi il buon campionato a volte è relativo: può essere un buonissimo campionato come lo è stato l’anno scorso arrivando alla finale playoff, come può essere raggiungere i playoff, raggiungere qualcosa di importante. Dobbiamo dimostrare sul campo quello che deve essere il nostro obiettivo con prestazioni, attaccamento alla maglia e qualità che abbiamo in squadra. Mi auguro venga fuori un campionato importante“.
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Caratteristiche degli ultimi quattro acquisti e come vede Cudini la coesistenza di Embalo e Tounkara? – “Hanno già giocato insieme in passato (Embalo e Tounkara ndr.), hanno caratteristiche ben precise: sono giocatori di gamba, attacco profondità e che ci possono dare quantità ed anche qualità. Abbiamo in squadra giocatori diversi come Peralta, Beretta e Tonin che si avvicinano molto alle loro caratteristiche. Credo che questi due giocatori arrivati vadano a completare un po’ le caratteristiche degli altri che abbiamo in rosa, poi sarà il campo a dirlo. Sicuramente sono due giocatori che non scopriamo ora e ci auguriamo che, quando staranno bene fisicamente ed integrati, ci diano sicuramente una grossa mano nel reparto offensivo come sostanza. Per quanto riguarda gli altri arrivati, Carillo è un difensore centrale di esperienza, fisicità e percorso, ci darà lui la sua esperienza dietro come Marzupio, anche se più giovane. In mezzo al campo gli Under arrivati sono giocatori crediamo di qualità e lo stanno facendo vedere, devono avere il loro tempo di crescita come lo è stato per altri giovani qui a Foggia: mi auguro avvenga il prima possibile, però hanno qualità importanti“.
Più difficile vincere il Palio di Fermo oppure vincere il Campionato di Serie C per il Foggia? – “È un aneddoto che pensavo non conoscesse (riferito a chi ha fatto la domanda ndr.). Io sono adottivo di Fermo, mi sono integrato da tanti anni. Dove vivo posso solo dire che la Contrada ha vinto dopo 40 e passa anni: se può essere di buon auspicio, mi auguro che la strada del Foggia possa essere altrettanta (sorride ndr.). È sempre difficile vincere, prevalere sull’altro, però sono due competizioni talmente diverse che sono imparagonabili come modo di vedere le cose: lì si parla di rivalità, tradizione, storia, credo che la storia del Foggia parli abbastanza chiaro per poter fare un campionato all’altezza di questo nome. Noi dobbiamo essere questi“.
Cudini dovrà avere coraggio in una grande piazza come Foggia, come dice Marco Marchionni? – “Il mister è già stato qua, quindi sa a cosa potrei andare incontro. Credo che chi sta da questa parte se non ha coraggio non dico debba cambiare il lavoro, ma deve rivedersi perché il coraggio fa parte del mestiere, di queste situazioni. Se sono arrivato a Foggia e ho accettato Foggia, è perché ho coraggio ed ambizione nel fare le cose, mi piacciono le sfide e l’ho intrapresa con grosso entusiasmo. Coraggio ne abbiamo e mi auguro di poterlo trasmettere alla squadra, ma abbiamo giocatori dentro che hanno fatto un percorso qui e sanno cosa significhi giocare nel Foggia, hanno già coraggio“.
Come ha in mente di impiegare Vezzoni? – “Franco è uno degli ultimi arrivati. Può ricoprire più ruoli: il suo percorso parte da mezzala, ha ricoperto anche il quinto di sinistra e la parte esterna, ha qualità per coprire diverse soluzioni in campo. Ha qualità importanti, speriamo di metterlo il prima possibile in condizione. È vero che si stava allenando all’Inter però era uno dei, tra virgolette, accantonati e quindi in lista di partenza, bisogna metterlo in condizione con la palla. Sicuramente darà la sua mano come tutti gli altri in mezzo al campo: ha qualità offensive, di quantità, ci auguriamo possa darci una giusta mano“.
Foggia con 4-3-3 o 4-3-1-2? – “Entrambi sono dei 4-3-3. Cerchiamo di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori: abbiamo provato alcune cose e visto che si faceva fatica a fare alcune situazioni. Abbiamo cercato di mettere i giocatori nelle posizioni più congeniali, il mercato in questo aspetto è andato verso quella direzione: abbiamo preso giocatori adattabili anche con un modulo diverso, un 4-3-3 un po’ più aperto, vedremo quelle che sono le situazioni. Abbiamo fatto delle valutazioni strada facendo perché non sapevamo mai cosa potesse portarci il mercato, abbiamo lavorato su alcuni moduli. Vedremo quello che sarà di partita in partita, di certo dovremo avere un’identità ben precisa che ad oggi non abbiamo ma che stiamo trovando: inserendo gli ultimi elementi come Embalo, che arriverà oggi pomeriggio, vedremo quelle che sono le soluzioni più funzionali“.
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Immagine in evidenza: mister Mirko Cudini – crediti: foto di Mario Mescia/lagoleada.it (RIPRODUZIONE VIETATA)
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