Giornata di conferenza stampa, alla vigilia di Foggia-Monterosi, per Mario Somma. Queste le parole dell’allenatore, in vista della sfida di domani pomeriggio, in programma allo Zaccheria alle ore 14:30:
“È stato un risultato molto pesante, c’è molto dispiacere per la sconfitta contro il Cerignola. Per quanto concerne la squadra ci sono state delle defezione. Costa ha un’influenza che si porta avanti da diversi giorni. Stessa cosa per Di Pasquale che ha una tendinopatia, oltre agli squalificati Leo e Vacca. In difesa domani ci sono delle soluzione, ma valuterò fino all’ultimo. Ad undici ci arriviamo e abbiamo qualche cambio, ho una squadra competitiva. Dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze, nulla deve essere lasciato al caso. Non voglio forzare Di Pasquale, il giocatore può andare in sofferenza e nei playoff potresti trovarlo in condizioni non ottimale. Ci auguriamo di non essere subito all’interno della griglia playoff per poter recuperare i calciatori.
Thiam è un grande portiere, è tra i primi tre se non il primo in assoluto in questa categoria. Non possiamo fare delle gerarchie in base alle partite. Anche Nobile dà molte garanzie, ha la mia stima e se Thiam avrà dei problemi avremo un’alternativa forte.

Modulo? Partiamo dal 3-5-2 con l’Andria e con la Viterbese e per alcune questioni tattica ho dovuto mettere Petermann mezzala. Ad Avellino abbiamo usato il 3-5-2 e abbiamo lasciato fuori Peralta. Poi c’è stato l’infortunio di Schenetti perché ha un infortunio serio. Ad Avellino Petermann ha fatto la mezzala. Fine primo tempo 2-0. O togliamo un centrocampista tra Petermann e Odjer e mettiamo Bjarkason o mettiamo Peralta, che gioca bene tra le linee, e diventa un 3-4-2-1. A Cerignola abbiamo fatto un grande secondo tempo. Il modulo viene scelto in base ai calciatori che ho a disposizione, se ci sono calciatori non adatti al 3-5-2 preferisco variare per esaltare le qualità dei singoli. Nel secondo tempo non potevo lasciare il centrocampo a 5, eravamo sotto 2-0 e ho voluto dare un atteggiamento più offensivo. Io ho fatto 5 partite, 3 vittorie e 2 sconfitte, ciò significa che la squadra scende in campo sempre per vincere.
Somma: “Il Foggia scende in campo sempre per vincere”
Io sono l’unico responsabile di quello che succede. Io conosco le caratteristiche di questi calciatori, ma non conoscevo quelle negative. Dovevo essere bravo a capirle prima e a nasconderle e non c’è stato tempo per recuperare. Oggi ho una conoscenza diversa della squadra, ora conosco pregi e difetti. Però questa è una squadra forte e lo dimostrerà al momento giusto. Se vogliamo essere protagonisti nei playoff non possiamo pensare al pareggio e fare le barricate. A noi manca il mestiere di fare le partite sporche. Noi non sappiamo cosa siano gli atteggiamenti antisportivi e le perdite di tempo. In questa rosa tutti i calciatori sono di qualità e per esprimerla bisogna avere organico e condizione e attualmente non siamo ancora al completo. Con me sono scesi tutti in campo, tra Agnelli e Capogna. Ad Avellino ho fatto entrare Battimelli perché era l’unica punta che avevo a disposizione e perché la volevo vincere. Markic è entrato come centravanti, tutti hanno avuto il loro momento.
Recupero Di Noia e possiamo tornare all’antico. Io sono innamorato del 4-2-3-1 perché l’ho inventato io nel 2002. Poi è stato il sistema di gioco più utilizzato e il più vincente.
Somma: “Farei di tutto per farmi perdonare”
Ovviamente mi sento in discussione ed è giusto che sia così. Io per il terzo posto temo solo il Foggia perché scendiamo in campo con tutte le nostre qualità è una squadra forte e che può essere competitiva su tutti i campi. Dopo Cerignola sono stati quattro giorni senza mangiare, non avevo appetito perché avevo altro a cui pensare. Questo perché abbiamo dato un dispiacere enorme e io sono la causa, mi sento colpevole e pensavo cosa avrei potuto fare per ripagare questo dispiacere che ho dato la tifoseria. Prima della gara i tifosi sono venuti a parlarci e ci hanno incoraggiati. È stato un momento di grande passione e sono molto dispiaciuto per averli delusi. Sarei disposto a qualsiasi sacrifici per farmi perdonare, a costo di andare via, lasciando spazio ad un altro allenatore. Io voglio dare soddisfazioni a questa tifoseria e in un mese mi è già entrata dentro. I tifosi sono il mio unico pensiero, voglio dare loro un senso di appartenenza. Oggi è venuto un tifoso alla Figc, da Pordenone. Mi ha detto che voleva conoscermi e mi ha regalato una bottiglia di vino. Mi ha detto che tifa Foggia perché il padre è di Foggia.
Non esistono in questo momento squadre sottotono, il Monterosi ha un atteggiamento molto offensivo, ci presseranno molto alti. Sarà una partita ad altissima velocità ed è un avversario molto temibile perché ci sono calciatori bravi. Sono forti anche sui calci da fermo ed è una squadra gestita da persone molto competenti”.