Serie C, il Taranto può salvarsi “parzialmente”: le ultime

Mancano poche ore a Taranto-Foggia, ma parlare di calcio giocato adesso è quanto mai relativo. Tiene infatti banco la situazione societaria in casa rossoblù, in bilico tra rimanere in vita o cadere nell’oblio: come sappiamo, entro il 16 febbraio tutte le società di Serie C dovranno dimostrare l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti, nonché delle ritenute Irpef (anche relative a incentivi all’esodo dei tesserati), dei contributi Enpals e del Fondo Fine Carriera dovuti, fino alla chiusura del trimestre 1 novembre – 31 gennaio 2025. Siccome tale scadenza cade di domenica, sarà posticipata alla mezzanotte del giorno successivo, lunedì 17 febbraio.

Gli scenari fondamentalmente sono tre: un pagamento completo (arretrati compresi) non comporterebbe penalizzazioni, viceversa uno parziale, mentre un mancato pagamento porterebbe all’esclusione dal campionato.

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Serie C, ci sono speranze per la salvezza “parziale” del Taranto

Secondo quanto riferito dal collega Enrico Losito di Tuttosport Taranto nel corso della trasmissione Kickoff, condotta da Tiziano Errichiello su Foggia TV, mancherebbe poco da racimolare quantomeno per salvare il titolo sportivo ed evitare la radiazione degli ionici. Ore concitate, prendere un’ulteriore penalizzazione ma salvare il salvabile (parte dell’arretrato) sarebbe l’obiettivo dell’attuale presidenza. Il target è cercare di rimanere in vita, per farlo la forbice da reperire oscillerebbe tra i 40-50.000 Euro.

La gente di Taranto, prosegue Losito, preferirebbe scomparire e ripartire con una nuova società: il Commissario Straordinario dei Giochi del Mediterraneo Massimo Ferrarese ha avuto manifestazioni di interesse per ripartire; dagli spifferi che trapelano, il Taranto potrebbe ripartire da Gigi Blasi, ex presidente rossoblù. Spifferi che rimandano a una nuova ripartenza, mentre l’obiettivo di Giove è terminare la stagione: c’è la scadenza del 16 febbraio che però sarà procrastinata di un giorno (per i motivi riportati in principio), ma al di là dei buoni propositi e degli spifferi, alcuni tesserati non hanno visto soldi. Se il Taranto rimarrà in vita, la prossima scadenza con cui fare i conti sarà quella del 16 aprile.

Nelle scorse ore c’è stato anche un comunicato da parte del trust dell’imprenditore Giovanni Di Stefano, che ha ribadito con fermezza l’interesse per la società: tra le parti ci sarebbe un accordo pronto, ma il gruppo Di Stefano non metterebbe soldi qualora non venisse sottoscritto un accordo per la cessione di una parte delle quote societarie. C’è attesa per capire come andrà a finire.

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