GdS – “La Reggina rischia grosso, il Lecco ha più speranze”

Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) - crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)
Oggi è una giornata importante, poiché verranno verificati i requisiti delle squadre che hanno fatto domanda di iscrizione ai campionati. Sono due gli organi chiamati a farlo, la Covisoc – che si occupa del «controllo dell’equilibrio economico-finanziario delle società del calcio professionistico» – e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, incaricata di verificare se il club è a posto con lo stadio.
Come si legge nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, le società “che non dovessero risultare a posto riceveranno una comunicazione: non siete a posto, avete tempo per fare ricorso fino alle 19 del 5 luglio. A quel punto, i club in bilico si armeranno di avvocati e metteranno insieme la loro linea difensiva (ma non potranno integrare la documentazione). Nella giornata di giovedì 6, le commissioni torneranno a riunirsi e diranno ok avete ragione oppure gireranno tutto al consiglio federale del giorno dopo con il bollino rosso: per noi non va iscritta. Un parere significativo ma non vincolante. Sarà l’organo politico a dire sì o no. Prima che arrivino i giudici: Collegio di Garanzia per lo Sport, Tar e Consiglio di Stato“.
Quello di oggi sarà quindi una sorta di pre-verdetto. Guardando al prossimo campionato di Serie B, sono da comprendere le situazioni relative a Lecco e Reggina, con i calabresi che rischierebbero molto, molto meno all’opposto i lombardi almeno secondo i “sussurri della vigilia”. Per quanto riguarda il Lecco, “c’è il ritardo della documentazione per l’utilizzo dello stadio Euganeo di Padova, la «casa» scelta per ovviare al fatto che l’impianto di Lecco non ha per ora i requisiti“, mentre per la Reggina “c’è invece la questione del mancato pagamento di alcuni emolumenti secondo le scadenze federali“.
Seguici anche su Telegram! Clicca qui! Continua a leggere il testo dopo la foto.

Serie B, le situazioni relative a Lecco e Reggina
Come noto, al momento della scadenza della presentazione delle domande di iscrizione alla prossima Serie B il 20 giugno, mancava ancora l’ok del Prefetto di Padova per l’utilizzo dell’Euganeo da parte dei lombardi, arrivato in ritardo rispetto al termine ultimo di consegna. Bisogna però considerare lo slittamento del torneo playoff di Serie C e della conseguente disputa della finale di ritorno il 18 giugno anziché l’11. “Si è passati dunque da uno spazio di 9 giorni – si legge – per predisporre una documentazione ad uno di appena 48 ore. La stessa Lega di B con il suo presidente Mauro Balata ha ammesso l’esistenza del problema“.
Per quanto concerne la Reggina, le problematiche investono l’equilibrio economico-finanziario. La filosofia dei controlli è quella di impedire che a campionato in corso una società fallisca. “La società non ha tenuto conto delle scadenze federali, prendendo in considerazione le prescrizioni del Tribunale Fallimentare. Che le consentono di pagare entro il 12 luglio i debiti con l’Erario e entro il 12 ottobre «gli incentivi all’esodo». Il consiglio federale, lo scorso 19 aprile, ha cambiato le norme per rafforzare la «specificità dell’ordinamento sportivo rispetto a quello statale». E quell’«entro» è ora il rischio più grande per la Reggina“.
Le date utili
- 30 giugno: la Commissione Criteri Infrastrutturali e la Covisoc avvertono le società giudicate senza requisiti della situazione per il ricorso.
- 5 luglio: scadenza per il ricorso che le due commissioni discutono nella giornata del 6.
- 7 luglio: decisione del Consiglio Federale.
- 20-21 luglio: possibile data per l’udienza del Collegio di Garanzia.
- 2 agosto: eventuale udienza al TAR.
- 29 agosto: eventuale udienza al Consiglio di Stato.
Seguici anche su Telegram! Clicca qui!
Immagine in evidenza: uno scatto di Foggia-Lecco (andata finale playoff Serie C 2022/23) – crediti: foto di Luigia Spinelli (RIPRODUZIONE VIETATA)