In un’intervista rilasciata al quotidiano “Libero”, l’ex attaccante di Fiorentina e Genoa e ora allenatore del BSU Beijing (Cina), Marco Nappi, dice la sua sul futuro della Serie A, pesantemente condizionato dall’emergenza Coronavirus:
“Il calcio si è fermato In ritardo. Chissà quanti tifosi provenienti dal Nord Italia sono andati a vedere Napoli-Barcellona. E i 45mila di Atalanta-Valencia a San Siro per la Champions? Andava bloccato tutto prima.
Bisognava giocare a porte chiuse? No, nel senso di non giocare proprio. Scusate, ma i calciatori non contano nulla? Non sono dei supereroi, infatti sono stati registrati casi di positività. Io ho vissuto quelle situazioni: la doccia insieme, i festeggiamenti, i contrasti in campo. Sono convinto che gli infettati siano molti più di quello che sappiamo ufficialmente. E poi pensiamo agli strascichi di una polmonite pesante su un atleta: potrebbero condizionare la carriera.
Così sarà difficile concludere il campionato? Chi se ne frega! Questa stagione deve finire ora, immediatamente. Lo scudetto non si assegna e negli almanacchi si scriverà che la Serie A del 2019-2020 è stata sospesa per pandemia. Così ci ricorderemo bene di cosa sta succedendo”.
Immagine in evidenza: Marco Nappi in un’intervista nel 2018 (Genoa CFC Official – Youtube)
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