La pagina Facebook “Romanzo Calcistico” riporta questo curioso aneddoto su Vujadin Boskov, ove lo stesso allenatore racconta il suo segreto:
“Mio segreto? Mio segreto disciplina, spie e telefonate notturne. Segreto per giocare bene è vita privata. Miei giocatori liberi fino ventitrè ore e trenta minuti. Poi telefonavo casa tutti per scoprire chi in giro. Al Real controllavo Juanito più di tutti. Conosceva bene ambiente di Madrid e aveva amica oltre moglie. Amante, si chiama? E io controllare sempre. Una volta dopo partita in notturna Mallorca-Real Madrid ci fermiamo a dormire. Lascio tutti liberi fino ventitrè ore e trenta minuti poi mi nascondo dietro palma in hall di albergo. Chiudono porta principale e giocatori non tornano. Poi, di notte, rientrano da porta secondaria e io, nascosto, spio e faccio lista nera. Mattina dopo presento allenamento e dico: “Tu rientrato ore due e trenta minuti, pagare 20 mila pesetas di multa; tu rientrato ore tre . . .” . Alla Samp invece più controllato Luca Vialli che chiamavo tutte sere. Poi Pellegrini e Attilio Lombardo. Tonino Cerezo più furbo: amava vita notturna ma non potevo chiamarlo perchè sposato. Storia delle mie spie? Avevo 4/5 persone che giravano in tutti locali notturni di Liguria e mi raccontavano se vedevano Luca Vialli o Roberto Mancini o altri. Io mattina dopo in allenamento dicevo: “Tu Luca Vialli ieri stato in quel locale fino tardi, tu Roberto Mancini nell’altro bar”. Controllavo e davo disciplina. Senza disciplina non si vince. Ecco segreto nostre vittorie”
Vujadin Boskov
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